Economia

Frena l'auto in Europa: occhi puntati su Fca-Marelli

Il Lingotto spinge le vendite a giugno (+7,9%) e per gli analisti sono maturi i tempi dello scorporo. Vw in vetta

Frena l'auto in Europa: occhi puntati su Fca-Marelli

Continua l'altalena delle azioni Fca in Borsa. Dopo il +3,9% di giovedì, il titolo ha chiuso la settimana con -0,76% a 10,39 euro. A prevalere, a questo punto, nonostante i risultati positivi delle immatricolazioni in Europa a giugno (+7,9% rispetto al +2,1% del mercato) e nel semestre (+10,5% contro il 4,6% del dato generale), sembrano essere le speculazioni su come potrebbe finire, per Fca, il Dieselgate americano. Dai timori di una stangata (fino a 4,6 miliardi di dollari), dopo le dure affermazioni del capo dell'Epa, Scott Pruitt, all'auspicio di una sanzione più «leggera» (460 milioni di dollari l'ipotesi di Mediobanca Securities). Ma a spingere il titolo, nei giorni scorsi, sarebbe stata anche l'impressione, da parte di alcuni osservatori, sui tempi ormai maturi per scorporare l'asset Magneti Marelli, togliendo in questo modo a Fca un po' di debito.

Ieri, però, per il Lingotto si è aggiunta la notizia del richiamo di 1,33 milioni di veicoli nel mondo a causa di due differenti problemi: uno agli alternatori che potrebbe causare incendi, l'altro legato alla possibile apertura accidentale dell'Airbag sul lato guida. Sono interessati al provvedimento 538mila Dodge Journey negli Usa e 233mila Fiat Freemont venduti altrove, tutti prodotti tra il 2011 e il 2015. Fca sta, inoltre, richiamando 565mila veicoli, sfornati tra il 2011 e il 2014, per sostituire sempre gli alternatori. L'operazione, secondo i calcoli di un analista, dovrebbe costare a Fca circa 140 milioni di dollari.

Per il Lingotto, fino a quando da Washington non arriverà l'atteso ok alle omologazioni dei motori diesel 2017 e, con la mediazione del super consulente Kenneth R. Feinberg, non sarà raggiunto un accordo con le autorità, si prevedono ancora settimane o mesi all'insegna di incertezze e supposizioni.

In Europa, intanto, le immatricolazioni di vetture hanno mostrato un rallentamento causato, soprattutto, dal -4,8% delle vendite nel Regno Unito: a pesare è l'introduzione, da aprile, di una tassa basata sulle emissioni di CO2. Male, nel mese, anche la Germania: -3,5%. In giugno, Fca (quota di penetrazione al 6,9%) ha aumentato le vendite in tutte le principali nazioni: +12,8% in Italia, +2,6% in Germania, +6,7% in Francia e +3,1% in Spagna. Il Lingotto, inoltre, nel semestre occupa il quarto posto (599.664 veicoli venduti) nella classifica dei costruttori guidata sempre dal Gruppo Volkswagen (1.911.302).

Da Torino, infine, parte l'iniziativa «Saldi di gioia» che, da qui al 31 luglio, prevede fino al 30% di sconto sull'acquisto di modelli Fiat e Lancia in pronta consegna, nuovi ma anche aziendali, inclusa la possibilità di finanziamenti con Fca Bank. «Luglio è un mese in cui gli acquisti rallentano nel nostro settore - spiega Gianluca Italia, responsabile di Fca per il mercato nazionale - : noi, con questo programma, vogliamo consentire alle famiglie di andare in vacanza con l'auto nuova».

La promozione, inoltre, intende dare un contributo allo svecchiamento del parco circolante italiano che annovera ancora 14,2 milioni di veicoli ante Euro 4, con tutti i problemi di sicurezza e inquinamento che ne derivano.

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