Cronaca locale

Milano non va (mai) in ferie È boom di lavori stagionali

In città 1.500 assunzioni, in Lombardia circa 4mila Tante offerte nel turismo, commercio e ristorazione

Diana Alfieri

L'estate non è soltanto sinonimo di vacanze e ferie. Per molte persone significa la conquista di un lavoro che per un trimestre rende indipendenti anche molti giovani, magari universitari alla ricerca di una saggia indipendenza, che durante la stagione calda riescono ad acquisire impieghi come receptionist, maitre d'hotel, addetti alle prenotazioni, food & beverage assistant, concierge, cuochi, aiuto cuochi, camerieri ai piani, governanti, commis di sala e di cucina, facchini di portineria, barman, commessi, oppure si concentrano nel mondo delle imprese agricole.

Si parla di 1.500 assunzioni stagionali per il periodo estivo a Milano da parte delle imprese. In tutta la Lombardia invece si sale a una cifra di 4mila persone. È quanto emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano, sui dati Excelsior, un sistema informativo permanente sull'occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del lavoro e dell'Unione Europea relativi alle previsioni di assunzioni delle imprese dell'area milanese e lombarda per il terzo trimestre 2016, 2015 e 2014.

La Lombardia continua ad essere la culla del lavoro, visto che un decimo di tutti i lavori estivi nazionali si trova nella nostra regione. La prima città a creare opportunità è sempre Milano. Seguono Bergamo, Brescia e Sondrio con 400 assunzioni circa. Protagonisti sono i settori del commercio, dei servizi turistici, dell'industria e della moda.

Circa l'80% del lavoro stagionale estivo, periodo di saldi e di vacanze, si concentra nel settore dei servizi (circa mille duecento occupati) nel quale protagonisti sono il commercio, con una assunzione su quattro, ed i servizi turistici di alloggio e ristorazione, con quasi una su cinque. Bene anche l'industria, una assunzione su cinque nel periodo è dovuto a picchi di produttività.

In Lombardia invece secondo i dati dell'estate dell'anno scorso sono 4 mila le assunzioni di lavoratori stagionali richiesti dalle imprese per coprire il picco di attività legato al periodo, tra chi lavora nei settori legati alle vacanze e chi inizia la produzione in vista dell'inverno (dato elaborato considerando sempre il triennio 2014-2016). Pesano il 7% sul totale richiesto a livello italiano.

Circa un'assunzione su tre si concentra nell'area metropolitana di Milano, una su dieci a Bergamo, Brescia e Sondrio. Ed è Sondrio la provincia dove le assunzioni stagionali contano di più sul totale delle assunzioni del periodo, sono oltre il 40% del totale, seguita da Lecco, altro territorio molto impegnato nel periodo turistico, con il 23%.

A Milano il lavoro stagionale estivo pesa meno, il 9% delle assunzioni del periodo estivo sono stagionali contro una media lombarda del 12% e italiana del 30%.

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