Cronaca locale

Monumentale a rischio: arriva una commissione per salvarlo dal degrado

Il cimitero da anni nel mirino dei teppisti Una équipe per recuperarlo e valorizzarlo

Elena Gaiardoni

Una commissione per il cimitero Monumentale, che coinvolga l'assessorato alla cultura, quello alla protezione dei servizi civici e «Gli amici del Monumentale», presieduti da Carla De Bernardi. Questo il risultato di una serie di interventi che si sono susseguiti in consiglio comunale, da un anno a questa parte, per difendere la bellezza di un sito, lasciato in modo inqualificabile in balia di azioni predatorie, come se il luogo in cui riposano i nostri defunti in realtà fosse terra di nessuno. Come se il prato e gli alberi fossero una prateria aperta a qualsiasi tipo di scorribanda, visto il modo in cui è tenuto anche il verde.

L'ultima interrogazione qualche giorno fa per voce del consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, che è ritornato sull'argomento battendo il tasto su due punti: la nomina di un sovrintendente che sia figura di garanzia per la tutela di un cimitero, giustamente segnalato nelle guide turistiche come il monumento più bello di Milano dopo il Duomo, e una commissione appunto che sia in grado non solo di difendere il Monumentale dal degrado, ma di farlo splendere in tutto il suo valore. Un valore che comporterebbe un bel gruzzolo di moneta sonante anche per le casse comunali.

«Quando il 15 marzo dello scorso anno - precisa De Pasquale - furono compiuti pesanti furti, si decise di mettere almeno delle telecamere di controllo. Il bando per l'installazione è partito, ma di telecamere non se ne vede ancora l'ombra». Intanto le statue cadono a pezzi, i marmi vengono erosi dal tempo, e molte bellezze portate via dalla mano veloce dell'uomo che non rispetta nulla. Alcune famiglie hanno tolto personalmente dalle tombe i decori di pregio, i fregi antichi, i putti e gli angeli, timorose che un giorno spariscano all'improvviso. «Altre famiglie invece sarebbero pronte a rilevare privatamente tombe di forte valore artistico per riqualificarle ma come addentrarsi in progetti di questo genere, vista la situazione della sicurezza dentro il cimitero?».

Nell'interrogazione presentata De Pasquale osserva che molti frequentatori del cimitero Maggiore, ad esempio, lamentano l'eccessiva presenza di mendicanti e di Rom; non solo: si fa anche riferimento al centro sociale «Cascina Torchiera» che occupa locali comunali dove, secondo De Pasquale, «svolge attività illecie». Da sempre il grado di civiltà di un popolo, partendo dagli antichi Egizi, ad esempio, si misura dalla cura che riserva al luogo di sepoltura dei suoi defunti.

Ciò che più rammarica è il lato che Milano offre di se stessa ai molti, sempre di più, turisti che entrano al Monumentale, e non solo per il Famedio, ma per tutta l'area cimiteriale cosparsa di attrazioni d'arte e di storia, per poi trovarsi di fronte alla solita incuria di un cialtronismo tipicamente italiano.

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