Cronache

L'ultima follia Pd: medici sostituiti da colonnine di sos

In provincia di Chieti la Regione mette due colonnine di sos con "citofono" al posto del personale che accoglie e smista chi arriva al pronto soccorso

L'ultima follia Pd: medici sostituiti da colonnine di sos

Pochi soldi per il personale per gestire il Pronto soccorso? Basta una bella colonnina con tanto di pulsante Sos in bella vista, una sorta di "citofono" col quale chiedere assistenza al primo medico o infermiere disponibile nelle ore notture e nei giorni festivi.

È quello che succede in Abruzzo, negli ospedali di Gissi e Casoli (Chieti), come denuncia il presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo: "Ecco la vergognosa e inqualificabile rivoluzione della sanità abruzzese portata avanti da D’Alfonso e dall’assessore Paolucci soprattutto nelle aree interne del nostro Abruzzo", dice.

"Siamo arrivati all’assurdo e al paradosso dove addirittura nei Presidi di Gissi e Casoli i dottori, gli infermieri ed il personale medico specialistico del 118 vengono sostituiti da un semplice bottone rosso da schiacciare in caso di urgenza nell’attesa che arrivi qualcuno", accusa Febbo, come riporta Prima da Noi, "Queste nuove Colonnine SOS sono l’emblema e il segno tangibile della catastrofe sanitaria prodotta in Abruzzo da D’Alfonso e il bocconiano Paolucci, che in questi anni non è stato capace di programmare e pianificare nessun intervento di rilancio in campo sanitario se non raccogliere i buoni frutti provenienti ancora dal precedente governo Chiodi. Inoltre mi giungono notizie, che reputo di una gravità inaudita, di genitori che non riescono a vaccinare i propri bambini per mancanza e carenza di alcuni tipi di vaccini presso i distretti sanitari. Su questo episodio e sul rifiuto della collaborazione dei Pediatri di famiglia, farò ulteriori approfondimenti e se dovesse essere fondato chiederò come minimo le dimissioni di Paolucci".

"Sono vere e proprie idiozie le fake news lanciate da Mauro Febbo", replica però l'assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, "Si rasenta il procurato allarme, chieda scusa. È stato sempre Febbo con le sue politiche scellerate, ma sempre nascoste a tutti, a determinare la chiusura dei presidi ospedalieri di Casoli e Gissi, a cancellare i fondi previsti per la diagnostica e la prevenzione e smembrare gli ospedali di Vasto e Lanciano. Per cancellare gli errori di Febbo, poi, abbiamo dovuto riconvertire i presidi ospedalieri con progetti credibili, come nel caso di Casoli, riaprendo la struttura come ospedale di comunità, e inaugurando ulteriormente una Rsa. Oppure, per evitare la deflagrazione delle aree interne, abbiamo predisposto postazioni di 118 che lui non ha mai istituito.

La verità è questa".

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