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Al Cavallino servirà una superstrategia di gomme

I l ritorno alle maggiori potenze della British-Mercedes - e siamo oltre i 1.000 cavalli! - a Francorchamps, per l'odierno Gp del Belgio, con l'introduzione dell'ultima serie dei motori nuovi, secondo i meccanismi del regolamento, anticipa la stretta finale di questa seconda parte del mondiale. È un po' una doccia fredda, se consideriamo che esistevano, in base anche alle prove libere, le premesse per una conservazione del primato da parte della Ferrari, che nel precedente Gp d'Ungheria era andata allo 0,33% di vantaggio, in base ai distacchi percentuali in qualifica. Ma è una perdita di entità ancora sopportabile, pari allo 0,24%, dall'alto delle tre pole-position o delle quattro vittorie conquistate. E c'è sempre il pregio di una partenza in prima fila, con una prospettiva di confronto accanito in tema di pneumatici, per la prima volta quest'anno con il lancio delle mescole Ultra-Soft perfino su uno dei terreni più rapidi della stagione.

Bella battaglia tecnica, che, tuttavia, trova la Ferrari leggermente meno ferrata che in altre occasioni proprio nella gestione di questo tipo di gomme.

Se abbiamo assistito a super prestazioni di motori Mercedes, adesso per Maranello occorrerà una super-strategia di pneumatici.

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