Salute

La cellulite adesso si può sconfiggere con un trattamento di pochi minuti

In ambulatorio e minimamente invasivo. Su glutei e cosce

Michele Vanossi

Che la cellulite sia uno dei più diffusi inestetismi femminili è un dato di fatto. Le cause che possono scatenarla sono molteplici: alimentazione, fumo, allergie, stress, disidratazione, vita sedentaria e circolazione sanguigna. Da qualche tempo, per migliorare l'aspetto della cellulite, definita anche «effetto a materasso» (i setti fibrosi sottocutanei sono i responsabili dell'aspetto irregolare della pelle) esiste un protocollo approvato dalla FdA - Food and drug administration (l'Aagenzia nazionale statunitense che decide in materia di cibo, farmaci e dispositivi medici), presentato a Milano nel settembre 2015 al Congresso nazionale della società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Si chiama Cellfina il trattamento ambulatoriale minimamente invasivo eseguibile esclusivamente da medici adeguatamente formati da training appropriati; un metodo rivoluzionario, certificato, dagli effetti e dai risultati immediati scientificamente provati che durano almeno 3 anni.

Prevede l'uso di un dispositivo dotato di una sorta di oblò che è applicato sulla parte da trattare (tipo glutei o cosce); viene praticata una piccola aspirazione, sollevando di qualche millimetro i tessuti. Attraverso le guide di cui il dispositivo è fornito, si inserisce poi un sottile ago che diffonde l'anestesia locale nei tessuti da trattare. Non appena questa ha fatto effetto, viene introdotto e azionato un ago di diametro maggiore, che recide le fibre connettive retraenti presenti tra i tessuti sclerotizzati e il grasso.

Al termine del trattamento, la cui durata e il cui costo sono variabili a seconda della vastità delle zone da trattare, la paziente avverte un leggero indolenzimento e dolore al tatto, premendo.

Sono questi gli unici effetti indesiderati riportati dagli studi clinici eseguiti, con l'aggiunta di ecchimosi che regrediscono spontaneamente fino a scomparire in un periodo massimo di 2 settimane.

«Naturalmente esistono particolari indicazioni e controindicazioni, rischi potenziali e possibili effetti indesiderati che vanno valutati con il medico durante la prima visita dopo una accurata anamensi», sottolinea Giacomo Urtis, specialista in dermatologia e medicina estetica

www.

drurtisclinic.com

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