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Hamas, prove di pace con al Fatah: "Sì alle elezioni nella Striscia di Gaza"

Prove di pace in Palestina. Il movimento islamista, che controlla la Striscia di Gaza dal 2007, accetta le condizioni poste dall’Anp e apre alle elezioni generali in Cisgiordania. Abu Mazen va da Trump negli Usa

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Torna la pace tra i palestinesi dopo dieci anni di frattura tra Hamas e al Fatah? Ancora presto per dirlo, però ci sono dei segnali in tal senso. Hamas si dice pronta alla riconciliazione con al Fatah, dà il suo via libera alle elezioni generali e apre all'eventualità di un governo di unità nazionale.

Dieci anni dopo la rottura del 2007, l’organizzazione islamista che amministra la Striscia di Gaza fa sapere che è pronta ad accettare le condizioni dell’Autorità Nazionale palestinese e a sciogliere il Comitato amministrativo che governa la Striscia per restituire il potere a Gaza a un governo che tenga insieme tutte le fazioni. Nel comunicato Hamas afferma di rispondere "agli sforzi dell’Egitto, che riflettono il desiderio egiziano di chiudere con le divisioni e di ottenere una riconciliazione", per "ottenere l’unità nazionale".

Il movimento ha anche fatto sapere di essere pronto a rivedersi al Cairo con Fatah e altre fazioni per la formazione di un governo di unità.

In ballo ci sono diverse questioni aperte. Non solo il governo di Gaza ma anche la spinosa gestione dei valichi di ingresso nella Striscia, che è rivendicato dall’Anp. Abu Mazen intanto è partito per gli Stati Uniti dove incontrerà il presidente

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