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La Juve deve cancellare la Pulce e la Procura

Allegri sveglia i suoi e Higuain: "Mi aspetto una reazione". Per risollevare pure Agnelli

La Juve deve cancellare la Pulce e la Procura

Fino a oggi è stata una settimana di fuoco per la Juventus. Dentro e fuori dal campo. Impallinata dai gol e dalle giocate di Messi a Barcellona, inchiodata dalle richieste del procuratore federale Giuseppe Pecoraro al processo sportivo per i presunti rapporti con gli ultrà. Tre è il numero perfetto e pesante per i colori bianconeri. Tre sono i gol incassati al Camp Nou, tre sono le richieste della Procura: 30 mesi di inibizione ad Andrea Agnelli, pesante ammenda e due partite a porte chiuse.

La pulce e il superpoliziotto sono gli incubi della Signora che come se non bastasse deve rispondere alla rivale di sempre, a quell'Inter capolista solitaria per una notte. C'è il Sassuolo per provare a mettere da parte, almeno per qualche ora, tutto questo. Allegri prova a svegliare i campioni d'Italia: «A che ora si gioca? A mezzogiorno o a mezzogiorno e mezzo? No, perché ogni tanto arriviamo dopo e sarebbe bello arrivare anche prima». Una frecciata per punzecchiare la squadra dopo Barcellona, ma soprattutto dopo un inizio di stagione con qualche ombra di troppo. Sulla carta l'avversario sarebbe il migliore per ripartire essendo quel Sassuolo che ha raccolto un punticino finora ed è alle prese con il faticoso «dopo Di Francesco». Ma il secondo tempo del Camp Nou ha acceso un campanello d'allarme e allora Allegri dalle frecciate passa direttamente ai messaggi espliciti che suonano anche come una sorta di ultimatum: «Non abbiamo giocato da squadra nella ripresa e questo non deve succedere più». Punto e a capo.

Perché se la Juve non lo fa, allora anche il Sassuolo può diventare un avversario in cui inciampare. E soprattutto in casa per i bianconeri non è mai stato facile. Forse la vittoria più convincente nei quattro precedenti al Mapei Stadium, è stata quella dello scorso gennaio che di fatto varò definitivamente il passaggio al 4-2-3-1. Sarà lo schema tattico anche oggi, perché le assenze di Khedira e Marchisio a detta di Allegri escludono il centrocampo a tre. Invece torneranno Chiellini e Mandzukic, non riposerà Dybala e soprattutto Higuain al centro dell'attacco, criticato dopo aver recitato da fantasma a Barcellona e non convocato ancora in nazionale. Il Pipita come la Juventus alle prese con una settimana difficile, una delle più complicate a livello personale da quando è arrivato a Torino. Ma Allegri dopo averlo pungolato usa il fioretto: «Non mi aspetto una reazione. Lui deve giocare come sa, farà sicuramente una grande partita». Per esorcizzare quel numero tre, a meno che non ci pensi ancora Dybala che fa cento presenze con la maglia della Juventus e insegue il gol numero cinquanta.

Una Joya per scacciare gli incubi della Pulce e del superpoliziotto.

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