Spagna, strage del pullman Archiviata l'inchiesta bis

Morirono tredici studentesse, tra cui 7 italiane, ma non c'è alcun colpevole. Un giudice catalano ha nuovamente archiviato il caso contro il conducente dell'pullman in cui, il 20 marzo del 2016, morirono le ragazze del programma Erasmus, (sul mezzo viaggiavano 57 persone) mentre tornavano da una festival in un incidente sull'autostrada tra Valencia e Barcellona. Il gip del tribunale di Amposta (Tarragona) ritiene che non vi siano indizi per accusare l'autista, Santiago Rodriguez Jimenez: le indagini hanno confermato che l'uomo aveva rispettato i tempi necessari tra la guida e il riposo e hanno escluso che al momento dell'incidente stesse parlando al telefono. Inoltre, era già stato appurato che la velocità del mezzo era adeguata e che il conducente non fosse ubriaco. Il gip rinvia ora le parti ad una eventuale causa civile. Il giudice aveva già archiviato il caso ma lo aveva riaperto a febbraio scorso per poter interrogare il conducente, che non aveva potuto essere ascoltato prima per il suo precario stato di salute. Già l'anno scorso, a novembre, un giudice istruttore aveva archiviato la causa nonostante l'autista avevvsse inizialmente dichiarato di «essersi addormentato».