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Spalletti alla ricerca della voglia di vincere

Contro il Bologna Inter poco aggressiva soprattutto a centrocampo. E il tecnico dovrà correre ai ripari

Spalletti alla ricerca della voglia di vincere

Il Bologna ha tolto due punti all'Inter e in cambio gli ha lasciato due spine nel fianco. La squadra di Roberto Donadoni ha dato l'impressione di avere più voglia di vincere. E su questo si è trovato d'accordo anche Luciano Spalletti che ha sibilato: «Su questo dobbiamo parlare». Perché c'è una questione di atteggiamento a cui porre rimedio ancor prima di lavorare sul gioco e sulla manovra.

Perché su quel fronte può anche solo essere una questione di tempo, soprattutto se si chiede di lavorare in modo diverso ai giocatori. Come Icardi che deve palleggiare di più con i compagni, ma non l'ha mai fatto e soprattutto fino alla metà di agosto non ha praticamente lavorato sul campo con Spalletti. Oppure Candreva che ha fatto una carriera sulla linea laterale e ora deve entrare dentro il campo. Movimenti e automatismi che non si inventano da un giorno all'altro. Diverso è il discorso centrocampo dove Spalletti chiede aggressività, la capacità di essere tignosi nel contrasto e di fare pressione che non è proprio nelle corde dei giocatori in rosa. Soprattutto nel ruolo di trequartista dove a Bologna ha deluso Joao Mario e Spalletti sta lavorando per proporre in futuro Vecino. Che comunque non è il Nainggolan o Vidal, entrambi entrati nel mirino durante l'estate, ma per un motivo o l'altro Suning non ha potuto regalare all'allenatore l'incursore desiderato. Spalletti ha dribblato l'argomento al Dall'Ara: «Non ne parlo. È un'analisi che ora è meglio che io non faccia. La rosa è questa fino a dicembre. Ci fidiamo dei giocatori che abbiamo». Non può ovviamente esserlo Facundo Colidio, attaccante classe 2000 del Boca Juniors da ieri ufficialmente nerazzurro.

È invece pronto quell'Eder che già contro il Genoa potrebbe avere quella maglia da titolare che con il senno di poi avrebbe meritato anche contro il Bologna. Perché due partite modeste come quelle di Crotone e Bologna necessitano di una scossa. Che a sentire Massimo Moratti non arriverà da un rimpasto in società. Infatti l'ex presidente ha smentito le voci di un suo presunto ritorno nel club al posto di Thohir: «No, non ho assolutamente intenzione di acquistare da Erick Thohir una quota dell'Inter.

Possedevo già il 30% e ho deciso di cederlo, perché ora dovrei riacquistarlo?».

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