Cronaca locale

Straniero armato di spranga sfascia le auto in Centrale

Il nigeriano 24enne impugnava una mazza di ferro Bloccato da due uomini dell'esercito e dalla polizia

Paola Fucilieri

«Cosa dirò ora ai clienti?». Il parcheggiatore con la pettorina giallo fosforescente è cortese ma preoccupato. Molto preoccupato a giudicare da come continua a lisciarsi i capelli con la mano, nervosamente. In effetti non l'avranno presa molto bene, ieri sera al loro ritorno, i proprietari della Range Rover blu con targa svizzera e della Opel Mokka X grigia regolarmente parcheggiate la mattina nello spazio custodito e a pagamento (gratis i primi 15 minuti, poi tre euro l'ora) in piazzale Duca d'Aosta, davanti alla stazione Centrale. Poco dopo le 15.30, infatti i vetri delle loro vetture sono stati infranti rovinosamente. Autore del gesto non propriamente equilibrato, Mamadou Ekuasi, un nigeriano 24enne che se ne sta tutto il giorno insieme a un gruppo di altri africani nel giardinetto che costeggia piazza Luigi di Savoia. Armato di otto sanpietrini che ha staccato da terra e di un pezzo di impalcatura di ferro lungo almeno un metro e pesante non meno di cinque chili utilizzata come una mazza, il giovane straniero - che in molti tra i testimoni non hanno esitato a definire «in preda a un raptus» o addirittura «invasato» - dopo aver colpito un altro immigrato, è corso verso il parcheggio per iniziare la sua immotivata opera di distruzione. È così che ha sfasciato le due vetture, quindi è salito in piedi sul cofano di una di queste agitandosi. I primi a intervenire sono stati due militari dell'esercito, che lo hanno steso a terra e disarmato. L'uomo ha cercato di divincolarsi in ogni modo, farfugliando frasi incomprensibili fino all'arresto, avvenuto da parte della polizia, giunta sul posto con una volante dell'Ufficio prevenzione generale della questura (Upg) anche se a terminare l'intervento è stato il commissariato Garibaldi-Venezia con due poliziotti in tenuta anti sommossa. L'immigrato ora è accusato di danneggiamento aggravato e di resistenza a pubblico ufficiale. All'ufficio immigrazione ieri hanno accertato che l'uomo ha chiesto asilo in Puglia, la commissione gli ha rifiutato la richiesta lui ha fatto ricorso. Quindi al momento si tratta di un clandestino.

Tuttavia, contrariamente a quanto dichiarato da alcuni ragazzi africani in piazza Duca d'Aosta, il nigeriano non era ubriaco e nemmeno sotto l'effetto di stupefacenti. I suoi amici, gli altri immigrati africani, dinnanzi a quel comportamento, non hanno di certo applaudito Mamadou Ekuasi. Prima dell'intervento della polizia, infatti, nel parcheggio si era creato un po' di assembramento che ha fatto pensare a una sorta di «condivisione» di quel gesto di distruzione da parte degli altri africani. E anche dopo l'arrivo delle forze dell'ordine, intorno alla scena un gruppo di almeno cinquanta migranti, sempre quelli che di solito vivono tra piazza Duca d'Aosta e piazza Luigi di Savoia, si sono riuniti in vari capannelli. Intanti cercavano di filmare l'accaduto, sempre però criticando il nigeriano

Intorno alle 17, poi, un altra aggressione da parte di uno straniero.

Un gambiano di 27 anni, con precedenti nella centralissima via Durini, ha fermato un italiano 38enne, gli ha chiesto le chiavi dell'auto e, al suo rifiuto, gli ha dato un pugno a un labbro.

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