Cronaca locale

Parco Adda Nord: «Un'assunzione pilotata e un call center fantasma»

Perquisizioni ieri da parte della sezione anticorruzione della Squadra mobile nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal pm Giovanni Polizzi sulla gestione del Parco Adda Nord che si trova a Trezzo d'Adda. I reati ipotizzati sono turbativa d'asta, truffa e soppressione di atti pubblici a carico di due ex dirigenti e una dipendente del Parco in relazione all'incarico affidato alla donna e a un finanziamento. L'inchiesta è partita a seguito di un'ispezione dell'Agenzia regionale anticorruzione dalla quale è emerso che alcuni documenti sulla gestione del parco erano spariti. L'ex dg dell'ente gestore, Giuseppe Luigi Minei, è accusato di turbativa d'asta, truffa e soppressione di atti pubblici. Mentre Giovanni Bani, che ricopriva l'incarico di vicedirettore generale, deve rispondere di truffa e la dipendente Francesca Moroni è indagata per concorso nella turbativa. In particolare l'accusa di turbativa d'asta riguarda l'assunzione di Moroni, che prima lavorava in un comune dell'hinterland dove lo stesso Minei era dirigente e poi è passata al settore urbanistica del Parco. Quella di truffa è invece relativa a un finanziamento di 40mila euro per creare un call center mai realizzato.

RC

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