Salute

Puntuale l'incubo influenza Ma a vaccinarsi è solo il 14%

I consigli del virologo Pregliasco: «Bimbi e anziani sono i più a rischio». Le cattive abitudini dei giovani

Michela Trainae

Non si scappa: anche quest'anno l'influenza sta lentamente sopraggiungendo, di pari passo con l'avanzare della stagione autunnale. Ma come si presenterà questo tormentone che preoccupa tanti, lasciando, invece, indifferenti altri? Cosa ci dobbiamo aspettare? Come ci rassicura il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell'Università degli Studi di Milano, nonché direttore sanitario dell'IRCCS Galeazzi di Milano: «Rispetto allo scorso inverno, potremo incontrare solo un nuovo virus, denominato H1N1 pdm 09 (A/Michigan/45/2015) che farà compagnia agli altri tre che circolavano anche durante la stagione 2016/17».

Un inverno, dunque, «arricchito» da più protagonisti che, in previsione, saranno responsabili di 4-5 milioni di casi di influenza, oltre ad altri 8 provocati dai cosiddetti virus di serie B (variazioni dei virus dominanti). Malessere, problemi respiratori, febbre oltre i 38°, dolori osteoarticolari. Nulla di grave, apparentemente, è vero, ma quali sono le strategie che i cittadini dovrebbero seguire per evitare di ammalarsi? I risultati della ricerca online effettuata da Human Highway, commissionata da Assosalute, fotografano un panorama nel quale la maggior parte delle persone cerca di coprirsi bene per evitare gli sbalzi di temperatura, lavandosi più spesso le mani. E i vaccini?

Dalla ricerca emerge che solo il 14% ricorre al vaccino antinfluenzale, con una maggioranza di maschi. «Se pensiamo che un solo starnuto può contenere 40mila microgoccioline che possono viaggiare a oltre 300 km/h, si comprende il motivo per il quale le infezioni, in generale, si diffondano con tanta rapidità». Pregliasco, dunque, invita le fasce di popolazione più a rischio alla vaccinazione; quindi, bambini, ma anche anziani over 65, visto che, secondo la ricerca, emerge che (più di) 2 italiani su 3 dichiarano di non essersi mai vaccinati contro l'influenza. Dati sconcertanti, soprattutto se si pensa all'elevato numero di diabetici, di obesi e di persone che soffrono di altre patologie causa di indebolimento del sistema immunitario che, contraendo una semplice influenza, rischierebbero di avere grosse complicanze di salute. In caso di contagio, come affrontare il disagio dell'influenza?

«A parte il riposo, importante per stimolare la guarigione, ma anche per evitare di diffondere il virus, tutelando gli altri, si ricorre ai farmaci di automedicazione come, ad esempio, gli antipiretici». Gli italiani di mezza età sono soliti ad affidarsi ai farmaci detti da banco, ma anche ai cosiddetti rimedi della nonna, mentre tra i giovani è diffusa l'abitudine di ricorrere agli antibiotici, inefficaci in caso di influenza.

«È importante ricorrere ai farmaci di automedicazione, ma attenzione perché non si devono assolutamente azzerare i sintomi, segnali importanti di una reazione del nostro corpo alla malattia».

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