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Arriva il nuovo Fifa 18

In questa nuova edizione, da un punto di vista strutturale, il gioco non cambia

Arriva il nuovo Fifa 18

Ottobre, mese di castagne e prime brume, anche se per i videogiocatori significa una sola cosa: l’arrivo del nuovo capitolo di Fifa, targato EA. In questa nuova edizione, da un punto di vista strutturale, il gioco non cambia; rimangono sempre le modalità dello scorso anno quali carriera (dove potremo intraprendere un percorso come allenatore o giocatore nella squadra scelta), il calcio d’inizio, l’ultimate team (che ci permetterà di costruire una squadra da zero con crediti, pacchetti e fifa points per competere in diverse competizioni) e, infine, il viaggio, la modalità storia di Fifa che ci calerà di nuovo nei panni di una giovane promessa del calcio, Alex Hunter. Tutte queste modalità sono state però modificate per diversificare, ovviamente, l’esperienza passata. Partendo dalla carriera, il cambiamento principale, arrivato a grande richiesta dei giocatori, è stato la modifica delle trattative. Se infatti, fino a Fifa 17, queste venivano svolte attraverso un semplice menù, da quest’anno ci troveremo in un ambiente tridimensionale nello stile de «il viaggio» a trattare in modo interattivo con gli altri club, discutendo non solo del prezzo d’acquisto o cessione, ma anche di altri dati più specifici come la percentuale sulle future vendite di un giocatore o la clausola rescissoria, rendendo l’esperienza molto realistica.

Per quanto riguarda l’Ultimate Team, invece, sono state aggiunte le leggende su PS4 che, però, verranno chiamate icone e, inoltre, è stata messa una nuova modalità di gioco offline, la squad battle, dove dovremo affrontare le squadre create dai giocatori, ma controllate dal computer, per ottenere più punti possibile e ottenere ricchi premi alla fine della settimana. Infine, nel secondo capitolo del viaggio, realizzato molto bene anche quest’anno, è stata aggiunta la possibilità di personalizzare l’aspetto e il guardaroba di Alex Hunter, mentre, per il resto, è piuttosto simile al precedente atto. Anche il gameplay ha subito consistenti modifiche, grazie al motore Frostbite, che attenua ancor di più la distanza tra realtà e videogioco. I dribbling sono stati migliorati, così come i controlli dei cross e le movenze dei giocatori, che ora ricordano molto di più quelle delle controparti reali. C’è però da fare qualche appunto sulla difesa, che sembra molto lenta e limitata nei movimenti rispetto all’attacco, che può sfruttare tutto il suo arsenale di mosse abilità e le combinazioni di passaggi per superare forse troppo agevolmente i difensori.

Precisato questo, non si può comunque dire niente all’EA che ogni anno riesce a sfoderare nuove innovazioni che mantengono forte l’amore dei giocatori verso questo titolo.

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