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Il vizio per il gioco di Paddock: ​"Puntavo anche un milione a notte"

Si definiva il più grande giocatore d'azzardo del mondo il killer della strage di Las Vegas, Stephen Paddock

Il vizio per il gioco di Paddock: ​"Puntavo anche un milione a notte"

Era un amante del gioco d'azzardo e un folle scommettitore Stephen Paddock, il killer della strage di Las Vegas: giocava ai casinò della città di notte, puntando cifre astronomiche durante delle vere e proprie maratone d'azzardo davanti alle macchinette mangia-soldi.

Mentre ancora si cerca il movente della strage, il particolare della vita di Paddock emerge da una deposizione del 2013, pubblicata in esclusiva dalla Cnn, relativa a una sua causa civile contro un hotel-casinò locale.

nella deposizione, il killer si definisce il "più grande giocatore di video poker del mondo". All'apice della sua "carriera" di giocatore d'azzardo, nel 2006, giocava "in media 14 ore al giorno, 365 giorni all'anno", con scommesse che arrivavano anche "fino a un milione di dollari". E poi ammette: "Giocavo tutta la notte e dormivo durante il giorno".

Secondo alcune fonti, l'hotel citato in giudizio da Paddock, il Cosmopolitan, avrebbe vinto la causa che il killer aveva intentato per una caduta nella sala da gioco del casinò.

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