Cronache

Usa, abusa di una 12enne e ottiene la custodia congiunta del figlio nato dalla violenza

Dopo 10 anni dalla violenza sessuale ai danni di una 12enne rimasta incinta, lo stupratore ha ottenuto la custodia congiunta del bambino

Usa, abusa di una 12enne e ottiene la custodia congiunta del figlio nato dalla violenza

Aveva 18 anni quando ha abusato sessualmente di una 12enne mettendola incinta e oggi, a distanza di quasi 10 anni, il suo caso sta scuotendo l'opinione pubblica americana.

Christopher Mirasolo oggi ha 27 anni, ne aveva 18 nel 2008, quando seuqestrò per due giorni una ragazza di 12 anni e la sorella dentro una casa nel Michigan. Dopo aver liberato la maggiore ha violentato la ragazzina e da quegli abusi è nato un bambino di cui oggi lui ha ottenuto la custodia congiunta.

Mirasolo era stato arrestato un mese dopo, condannato a un anno di carcere ma uscito dopo sei mesi per potersi prendere cura della madre malata. Nel 2010 è finito di nuovo dietro le sbarre, condannato a quattro anni per una violenza sessuale ai danni di una minorenne.

Nel 2012, dopo essere stato rilasciato, è stato inserito nel registro dei sex offender ma oggi il giudice Gregory Ross ha stabilito che Mirasolo ha diritto alla custodia congiunta del figlio nato da quello stupro avvenuto nel 2008. Si tratta del primo caso di questo tipo negli Stati Uniti.

L'avvcato della vittima Rebecca Kiessling ha commentato così la sentenza del giudice: "È folle. Non c’è stato niente di giusto, sin da quando sono iniziate le indagini. Non è mai stato adeguatamente perseguito, altrimenti sarebbe seduto dietro le sbarre, ma il sistema sta colpendo la mia cliente, che era una bambina a sua volta quando tutto ciò è accaduto".

Il legale di Mirasolo, invece, ha precisato che il suo cliente "non ha mai iniziato il procedimento per la custodia" e che si tratta di una prassi portata avanti dal procuratore quando uno dei due genitori chiede di far ricorso all’assistenza sociale. "Non so cosa farà con il bambino", ha continuato.

Intanto il caso continua a essere discusso negli Stati Uniti dove in molti sono convinti che non sia stata una decisione giusta quella di affidare il bambino nato da una violenza allo stupratore.

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