Politica

Ecco le false bufale di Boldrini

La presidente della Camera smentisce 10 presunti "fake" contro di lei diffusi sul web. Ma in alcuni casi non dice tutta la verità

Ecco le false bufale di Boldrini

Il video dura circa 3 minuti e mezzo. Laura Boldrini l'ha lanciato sulla sua pagina Facebook in pompa magna, per sostenere la sua (legittima) guerra contro le fake news. "Giornalettismo ha stilato la top ten delle bufale sul mio conto - ha scritto il Presidente della Camera - Dev'essere stato difficile fare una scelta nel mare di menzogne che vengono costruite su di me. Devo dire che alcune sono veramente surreali ma evidentemente non abbastanza da mettere in guardia le persone. Altre invece sono spregevoli perché mirano a colpire me attraverso la mia famiglia".

Tutto legittimo, per carità. Il problema è che il debunking (verifica della notizia) messo in atto dalla Boldrini in alcuni casi non sia limpidissimo. A scoprire un po' di cose "curiose" sul debunking della Boldrini è stato il Tempo. Proviamo a fare qualche esempio. La bufala numero 10 sul conto della Presidente riguarderebbe una notizia pubblicata dal Giornale sul fatto che la Boldrini fosse a Castel Porzano al mare ad agosto a spese dei contribuenti e sorvegliata dai corazzieri. Risposta della Boldrini: "Nient' altro? No, io non ero a Castel Porziano ad agosto. Ho saputo di questa bufala, di questa perla quand' ero in Grecia, a sepese mie, perché io le vacanze me le sono sempre pagate".

Il problema è che la notizia era stata pubblicata anche dal Tempo e "i soggiorni riportati da noi non si riferivano precisamente ad agosto, ma più genericamente dalla fine di maggio in poi. Una lettera dell' Ufficio stampa del Quirinale a Il Tempo, peraltro, confermava che 'la presidente Boldrini è ospite saltuaria della spiaggia della tenuta presidenziale di Castelporziano'". Insomma: secondo l'ufficio stampa in effetti la Boldrini a Castel Porziano c'era stata. Anche se non ad agosto.

Altra domanda dell'intervistatrice: "Giornali come Libero, Il Tempo, il Giornale hanno scritto che lei vorrebbe abbattere i monumenti fascisti: è vero?". Risposta: "Ma no, ma certo che no, come potrei pensare una cosa del genere? Peraltro, anche nel mio ufficio ho un bel quadro di Sironi". Eppure online si possono trovare le prove del suo desiderio di cancellare la scritta DUX dall'obelisco di Roma. Era l'aprile 2015 e in un incontro con alcuni partigiani la Terza Carica dello Stato si trovò a dibattere con un vecchio combattemte che le chiedeva di "abbattere quella colonna al Foro Italico con la vergognosa scritta "Mussolini Dux"". Lei annuiva e alla fine disse: "O per lo meno è ora di togliere la scritta". Nel 2017, poi, tornò a dire che "ci sono persone a disagio quando passano sotto i monumenti fascisti". Facendo peraltro un richiamo alla Germania, dove i simboli del nazismo non ci sono più: "Io rispetto la loro sensibilità - disse - ma è evidente che in Italia questo passaggio non c'è stato. Però non possiamo nemmeno sottovalutare il fatto che ci siano alcune persone che hanno dedicato la loro giovinezza a liberare il nostro paese che si sentono poco a loro agio quando passano sotto certi monumento".

Altro giro, altra bufale. La numero 8. Qui la giornalista che la intervista fa notare alla Boldrini come in un video su Facebook Matteo Salvini definisse alcuni migranti protagonisti di alcuni disordini delle "risorse boldriniane". "Gli immigrati che delinquono sono dei delinquenti, e i delinquenti non hanno assolutamente nulla di boldriniano", replica la Presidente. Intanto quella di Salvini non era una propriamente una "bufala", ma una critica politica che si riagganciava ad una dichiarazione del Presidente che una volta disse: "I migranti oggi sono l' elemento umano, l'avanguardia di questa globalizzazione. E ci offrono uno stile di vita che presto sarà uno stile di vita per tutti noi".

Poi c'è quella polemica sugli stupratori di Rimini. In molti, subito dopo il fattaccio, fecero notare il silenzio della Boldrini, che non si precipitò a commentare il fatto. "Non è vero - replica lei - io ho parlato in un momento in cui peraltro ancora c' erano le indagini in corso". Vero. Peccato che gli stupri risalgono al 26 agosto e le prime parole della terza carica dello Stato arrivano solo il 29 agosto (a polemica già esplosa). Tra le altre cose, Boldrini ci tenne a precisare che "Non è il mio lavoro, di professione non commento gli accadimenti del giorno". Peccato che il giorno (e non tre giorni) dopo la morte di Emmanuel Chidi Nnamdi, il nigeriano ucciso a Fermo, non trovò problemi nel commentare la cronaca quotidiana: "Suscita sgomento e indignazione - scrisse su Twitter - Un uomo che era venuto via dal suo Paese per scampare alla ferocia dei terroristi di Boko Haram ha perso la vita qui da noi, in Italia, sotto i colpi dell'odio razzista e xenofobo".

Certo. Tutte le altre bufale citate dalla presidente e Giornalettismo sono in effetti tali. E alcune sono orribili. Tanto che Giornalettismo ha anche deciso di rispondere (

com/archives/2635979/boldrini-bufale-tempo" target="_blank" data-ga4-click-event-target="external" rel="noopener">leggi) alla redazione del Tempo, in merito al debunking sul debunking.

Commenti