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Berlusconi torna in Europa: "Con Merkel grande stima"

Il Cav al vertice Ppe: "Avanti con la riforma del trattato di Dublino". E su Bankitalia: "Sinistra vuole occupare poltrone"

Berlusconi torna in Europa: "Con Merkel grande stima"

"C'è la volontà della sinstra di occupare tutte le poltrone di potere". A dirlo è Silvio Berlusconi che avverte: "Ora ci provano prima delle elezioni".

Il riferimento è al caso di Ignazio Visco, contro cui si è scagliato ora lo stesso Partito democratico. "Certamente la Banca d'Italia non ha svolto quel controllo che dalla Banca stessa ci si attendeva", ha ammesso Berlusconi, "Non sono del tutto senza senso le volontà di un controllo su quello che si è verificato. Peraltro io ieri ho detto che in questo si può vedere anche quella volontà da parte della sinistra di occupare tutte le poltrone di potere: una volta lo facevano dopo le elezioni, adesso si stanno esercitando per farlo anche prima".

Il Cavaliere è oggi a Bruxelles per un vertice del Ppe, dove ha incontrato anche Angela Merkel: "C'è un rapporto di grande stima reciproca con la Cancelliera", ha detto, spiegando che con la leader tedesca si è discusso delle "trattative e dialoghi per la formazione del nuovo governo in Germania".

"Poi avremo molte cose su cui parlare, come il cambiamento del Trattato di Dublino. Ci deve essere invece una ridistribuzione negli altri Stati dell'Unione Europea e ciascuno avrà una quota, anche se ancora non è chiaro se proporzionale al reddito o alla popolazione". E per chi non accetta i migranti? "Credo che potremmo assegnare a certi Paesi che non accettano di accogliere quote di rifugiati un pagamento", dice Berlusconi, "Tutto si deve però portare avanti con il dialogo".

Inevitabile un riferimento alla situazione italiana - e alle ormai prossime elezioni -, pur in un'ottica europea: "L'Italia non va bene", spiega il leader di Forza Italia, "Oltre alla drammatica situazione dei migranti aumentano i poveri. Siamo il fanalino di coda dell'Europa per lo sviluppo, abbiamo di fronte delle elezioni con partiti estremisti e pauperisti. Io sono ancora qui contro l'opinione dei miei figli e dei miei manager e ei miei soci a far sì che in Italia non possano avere il sopravvento queste forze che sono pericolose per tutti gli italiani".

Nessuno discute la nostra appartenenza in Europa", aggiunge poi Berlusconi, spiegando che anche la Lega Nord ha probabilmente messo da parte "questa proposta dell'uscita dall'euro".

In ogni caso, l'Italia andrà presto al voto. "Sono ottimista: ci saranno nuove elezioni a marzo", spiega il Cavaliere. Che allontana l'idea di una "grande coalizione" con il Pd: "Ci sono troppe distanze che non consentono una coalizione di questo genere. Ma la mia discesa di nuovo in campo, contro il parere dei miei figli, dei miei manager e degli azionisti colleghi l'ho decisa perché ritengo che l'Italia non abbia a disposizione qualcuno in grado di garantire un governo equilibrato e capace".

Per quanto riguarda invece la crisi in Catalogna, l'ex premier ha spiegato che non avrebbe "mandato la Guardia Civile per contrastare i catalani al voto al referendum": "È una crisi molto difficile", ha aggiunto, "Si può risolvere secondo me con il dialogo a cui potrà seguire o meno un referendum controllato per la sua regolarità, per la partecipazione al voto anche di tutti i catalani che vogliono restare in Spagna".

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