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Riconferma Visco, Renzi frena: "Non sarebbe una sconfitta"

Il segretario del Pd prova a frenare dopo le polemiche. Poi attacca Monti: "Ha fatto errori clamorosi sulle banche"

Riconferma Visco, Renzi frena: "Non sarebbe una sconfitta"

Matteo Renzi interviene ancora sul caso Bankitalia e sulla mozione da parte del Pd che di fatto ha sbarrato la strada ad Ignazio Visco verso la riconferma alla guida di palazzo Koch. L'ex premier di fatto prova a frenare dopo le polemiche suscitate dalla mossa dem contro Visco e così ai microfoni di Otto e mezzo afferma: "Se verrà riconfermato Ignazio Visco alla
guida di Bankitalia sara' una sconfitta per il Pd? No, non ho posto un tema legato a un nome e cognome, ma abbiamo detto che la vigilanza non è stata un granché in questi anni". Il segretario del Pd ha poi aggiunto: "Tra lo stare con il Governatore e i banchieri e lo stare con il ceto medio io sto con i risparmiatori. Penso che partito di sinistra non possa avere paura di difendere i risparmiatori". A questo punto il premier parla del ruolo di Gentiloni in questa vicenda: "Stiamo discutendo da 48 ore di una cosa su cui tutti erano informati, da Ettore Rosato a Anna Finocchiaro. Il presidente del consiglio mi ha chiamato martedì pomeriggio per dirmi che secondo lui c’erano dei punti della mozione da cambiare". Renzi poi conferma quanto affermato in un'intervista a ilGiorno in cui ha sostenuto il fatto che Gentiloni fosse al corrente della mozione. Infine mette nel mirino anche il governo Monti: "Mario Monti non è il responsabile di tutto ma le banche si potevano salvare in quei due anni lì. Ci sono stati degli errori clamorosi".

L'ira di Prodi

Infine sulla vicenda è intervenuto anche Romano Prodi: Vedo maldestri tentativi di ricercare precedenti alla improvvida mozione presentata dal Pd sul governatore della Banca d'Italia e che si propone un parallelismo con una mia presa di posizione del 2005. Il mio intervento di allora mirava ad accelerare la approvazione della Legge sul risparmio che conteneva il giusto passaggio della carica di Governatore da carica a vita a carica con una scadenza di mandato e che assegnava alla Consob il compito di vigilare sulla concorrenza anche nel sistema bancario.

E' del tutto evidente che parliamo di obiettivi e modalità completamente diversi".

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