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Dorotheum, la «Fanciulla» di Schiele forse era la moglie

Alle aste autunnali di Vienna (21-23 novembre) anche un ampio panorama dell'arte italiana del Novecento

Paolo Stefanato

Appuntamento autunnale a Vienna per le aste di Dorotheum: dal 21 al 23 novembre l'attenzione sarà concentrata sull'«Arte moderna e contemporanea», le cui sessioni di vendita saranno suddivise in tre giorni, con tre diversi cataloghi.

Due importanti anteprime si svolgeranno a Milano (dal 26 al 31 ottobre) e a Roma (26 e 27 ottobre), dove saranno esposte alcune importanti opere, soprattutto appartenenti al panorama artistico italiano.

Il 21 novembre i riflettori saranno puntati su un lavoro di Egon Schiele, una vera sorpresa sul mercato perché l'opera si trova da più di 85 anni nelle mani della stessa famiglia di collezionisti privati. Fanciulla in lettura, 1917, colpisce per la tecnica e l'equilibrio compositivo e ben rappresenta gli anni della maturità dell'artista. Tornato al cavalletto dopo l'esperienza della guerra, Schiele sviluppò una eccezionale velocità e capacità di sintesi nella raffigurazione grafica delle sue figure. Non si sa chi sia l'elegante fanciulla dai capelli rossi, intenta alla lettura: forse una delle tante modelle o piuttosto la giovane moglie che, gelosa delle così numerose donne in posa nello studio del marito, si impose spesso come modella. Due le condizioni: mai nuda e sempre con lineamenti alterati per non essere riconosciuta. Chiunque sia, la bella donna rappresentata, questo Liegende Frau, proposto in vendita con una stima compresa tra 700.000- e 1.200.000 euro, può riservare certamente qualche sorpresa visto il suo alto livello artistico e il collezionismo di élite a cui si rivolge.

Nello stesso catalogo, molti artisti di area mitteleuropea (tra i quali Emil Nolde) mentre nel vasto panorama delle proposte fuori dall'ambito austro-ungarico, il catalogo proporrà opere di Vlaminck, Utrillo e Léger; di quest'ultimo va segnalato Composition avec un marteau sur fond vert, tempera eseguita nel 1932 dove elementi fantastici si intrecciano a oggetti legati al lavoro dell'uomo, un tema tipico del pittore francese (euro 45.000-60.000).

Il Novecento italiano è ampiamente rappresentato partendo dal primo e secondo Futurismo, con Baldessari, Balla, Prampolini, Dottori, e passando poi agli anni Cinquanta. Da citare Piero Dorazio, presente con un'opera del 1949, Controforma prova 3 (euro 50.000-70.000), Alberto Magnelli, presente con un raro Senza titolo-(Danseuse-Marionette), 1913-'14 (euro 50.000-70.000), fino alle giocose composizioni di Marino Marini come Giocoliere rosso a cavallo, 1970 un raffinato insieme di collage, olio e acquarello (euro 65.000-85.000)

L'asta di Arte contemporanea del 22 e 23 novembre offre innanzitutto una notevole rappresentanza di artisti operanti in area austriaca, tedesca e nel Nord d'Europa, ma è particolarmente interessante il ventaglio di proposte sul fronte dell'arte italiana, rappresentata da nomi di ampio prestigio: Spalletti, Fontana, Castellani, Aricò, Isgrò, Boetti, Agnetti, Nannucci, Dadamaino, Alviani, Colombo e molti altri.

Da segnalare, in particolare: Paolo Scheggi, con una grande tela blu Zone riflesse, 1964 (euro 280.000-360.000); Arnaldo Pomodoro con l'imponente scultura Disco in forma di rosa del deserto, datata 2006 e molto rappresentativa della sua opera (euro 250.000-300.000); Giuseppe Uncini, con lo storico Cemento armato n.5 del 1960 (euro 150.000-200.000); Agostino Bonalumi con una grande tela estroflessa dal titolo Rosso, 1966 (euro 140.000-180.000). Fra gli artisti contemporanei che hanno scelto la tradizionale pittura di pennello vanno citati alcuni interessanti lavori di Giulio Turcato, Giuseppe Capogrossi, Tancredi e Scanavino.

Dall'Inghilterra, infine, ecco Subcommittee, una scultura di Tony Cragg, 1993 (euro 100.000-150.000).

Tra i molti artisti statunitensi presentati in questa vendita il pubblico troverà opere di Longo, Holzer, Christo, Warhol, Wesselmann, Schnabel e Katz.

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