Cultura e Spettacoli

Il giallo della Christie senza sussulti

di Gilles Paquet-Brenner con Glenn Close, Terence Stamp, Christina Hendricks, Max Irons

Il giallo della Christie senza sussulti

Il ricco patriarca Aristides Leonides è morto, apparentemente a causa di un infarto. In realtà, l'uomo è stato avvelenato. Sophie, la nipote del de cuius, chiede all'investigatore privato Charles Hayward (con il quale ebbe, in passato, una relazione) di indagare sulla vicenda per trovare quel colpevole che, molto probabilmente, si annida all'interno della stravagante famiglia. Il detective si reca, perciò, nella ricca tenuta dei Leonides dove, man mano, incontrerà i bizzarri componenti che vi abitano, facendo emergere i loro segreti. Ecco, allora, finire sul suo taccuino le confessioni della giovane vedova Brenda (che erediterebbe tutto) e del precettore Laurence (si sussurra che possa avere una storia con la consorte del defunto), i principiali indiziati. Ma come trascurare le vicende dei figli di Leonides, Roger, il preferito del padre, che ha mandato in rovina l'azienda di famiglia e Philip, intellettuale di modesto livello. Così come quelle delle loro rispettive mogli: una insoddisfatta e con voglia di andarsene, l'altra attrice poco famosa. Oltre a Sophie, vivono nella casa anche i suoi fratelli minori, Eustace e quella Josephine che annota sempre tutto. E soprattutto, vi abita donna Edith, cognata di Aristides, che dopo la morte della sorella, prima moglie del patriarca, è rimasta nella casa per accudire ai ragazzi. Chi è stato? Se avete letto «E' un problema», saprete già il nome del colpevole. Il che, è un limite non da poco, perché toglie l'inevitabile attesa del colpo di scena finale. Del resto, con i gialli di Agatha Christie (tra un po' vedremo sul grande schermo anche Assassinio sull'Orient Express) il rischio è sempre elevato considerando quello che ha venduto con i suoi libri. Resta l'interesse per l'adattamento che, in questo caso, appare impolverato, vecchio come concezione, superato. Ci si limita a rappresentare il testo, senza un tocco di originalità, di inventiva, affidandosi solo ad un cast che risulta, a volte, macchinoso.

Il che non significa che il film non meriti di essere visto (è pur sempre un giallo di Agatha), ma non aspettatevi un capolavoro.

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