Cronaca locale

Commemorazione al Campo X: 30 identificati per il saluto romano

Oggi le denunce dopo la cerimonia in ricordo dei morti Rsi

Paola Fucilieri

Non si può ravvisare un reato se non c'è identificazione. È per questo che soltanto stamane la questura denuncerà ufficialmente per «apologia del fascismo» i circa 30 esponenti di estrema destra (forse qualcuno in più, forse meno) che ieri sono stati identificati ieri tra i 150 intervenuti al cimitero Maggiore per la commemorazione al Campo X dove sono sepolti i 900 militari e civili fascisti della Repubblica Sociale caduti a guerra finita. A fare il saluto romano sono stati perlopiù anziani che hanno esplicitamente risposto al «presente» con il saluto fascista per ben tre volte durante la cerimonia, esponendo anche due effigi labari.

Sul posto c'erano anche poliziotti della Digos e della Scientifica che hanno ripreso la scena con le telecamere. Le immagini sono state analizzate ieri pomeriggio con cura per poter distinguere esattamente coloro che hanno fatto il saluto romano da coloro che invece si sono limitati a partecipare, come hanno precisato da via Fatebenefratelli.

Il questore Marcello Cardona, nell'autorizzare come sempre la cerimonia, aveva precisato nell'ordinanza che qualora qualcuno non si fosse attenuto alle disposizioni della legge Scelba, sarebbe stato identificato e denunciato all'autorità giudiziaria. Nonostante le prescrizioni della questura e l'invito da parte dello speaker «il saluto romano lo facciamo nel nostro cuore» però c'è stato chi non ha resistito nel ricordare «l'Italia del Duce» e a salutare alla maniera fascista.

Già martedì il sindaco Giuseppe Sala si era raccomandato al prefetto Luciana Lamorgese affinché «vigilasse» sulla parata organizzata dall'estrema destra in programma ieri al Campo X del Cimitero Maggiore.

Sempre lì il 29 aprile scorso circa mille camerati avevano «sfidato» il divieto della prefettura, ma anche allora, come ieri, non c'erano stati incidenti.

Commenti