Cultura e Spettacoli

L'obolo è giusto: sono dei musei

Pagare per visitare le chiese. Perché no? Le chiese più belle e importanti sono ormai frequentate più dagli appassionati dell'arte che dai fedeli

L'obolo è giusto: sono dei musei

Pagare per visitare le chiese. Perché no? Le chiese più belle e importanti sono ormai frequentate più dagli appassionati dell'arte che dai fedeli. E sono a tutti gli effetti anche musei. In Gran Bretagna (dove non a caso la regina è capo della Chiesa anglicana) i turisti pagano 24 euro per entrare a Westminster Abbey. Ci stanno pensando anche in Francia, altrettanto non a caso il più laico dei Paesi cattolici: l'ha proposto Stéphane Bern, cui Macron ha affidato l'incarico di trovare finanziamenti per restaurare il patrimonio culturale francese. Per prima cosa Bern, giornalista e conduttore televisivo, ha criticato proprio Macron dichiarando che bisognerebbe tassare i possessori di yacht, prima di quelli che hanno un castello. La filosofia, insomma, è che i beni culturali le chiese lo sono - vengono prima, e se il clero non ce la fa a conservarle e valorizzarle, non può essere solo lo stato a provvedere. Lo stesso discorso può valere anche da noi, tanto più che in Italia, a differenza della Francia, la Chiesa gode della quasi totalità dell'8 per mille. E' una cifra colossale che se ne va quasi per intero per il «sostentamento del clero», non certo per il restauro di chiese e opere d'arte contenute. Guarda caso, si è scoperto proprio in questi giorni che la congregazione religiosa dei Legionari di Cristo, dipendente dal Vaticano, ha depositato i propri beni in un paradiso fiscale. Se la Pietà di Michelangelo fosse in un museo anche unica opera, come i Bronzi di Riace ci sarebbe la fila per vederla a pagamento. Buona cosa sarebbe far pagare un biglietto, utile a raccogliere denaro per mettere in sicurezza e restaurare gli altri beni culturali del Vaticano. Se il discorso sembra cinico, irrispettoso verso la sacralità degli edifici di culto, si pensi che allora - è ugualmente irrispettoso che tanti li frequentino, disturbando la preghiera, solo per vedere quadri, sculture, architettura. Che almeno versino un obolo. E, a proposito di oboli, in Gran Bretagna esiste l'istituzione del National Heritage, un'associazione che conta 4 milioni di membri, i quali versano una quota annua che serve a conservare il patrimonio gestito dall'associazione. In cambio il sostenitore può visitare gratis quei luoghi.

Si potrebbe fare lo stesso per le chiese, magari a cura dello stesso Vaticano: trasformando il crowdfunding in una moderna forma di carità.

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