Economia

Pensioni, nuovo meccanismo: 15 lavori gravosi e 30 anni di contributi

Il governo apre alle modifiche dei requisiti. Così i lavori gravosi potranno essere esentati dal pensionamento a 67 anni: gli anni di contribuzione scendono da 36 a 30

Pensioni, nuovo meccanismo: 15 lavori gravosi e 30 anni di contributi

Si tratta (ancora) sui lavori gravosi. E soprattutto si tratta sull'esenzione dallo scatto a 67 anni nell'età di pensionamento che entrerà in vigore nel 2019. Adesso il governo avrebbe aperto alle modifiche dei requisiti. "Gli anni di contribuzione necessari per poter accedere al beneficio - è il nuovo piano dell'esecutivo - scendono da 36 anni a 30 mentre gli anni per i quali i lavoratori dovranno dimostrare di aver esercitato una attività gravosa passano a sette su dieci rispetto ai sei su sette inizialmente previsti".

L'accordo non c'è ancora. Il governo sta trattando con i sindacati per far digerire l'ennesimo innalzamento dell'età pensionistica. Il premier Paolo Gentiloni ha presentato ai sindacati "un pacchetto di proposte" articolato in sette punti "che valgono circa 300 milioni di euro". Tra questi spiccano l'esenzione dell'adeguamento all'aspettativa di vita per 15 categorie di lavori gravosi, una commissione che studi la gravosità delle occupazioni che valuti la classificazione tra previdenza ed assistenza ai fini di una migliore separazione e la revisione meccanismo di calcolo dell' aspettativa di vita sulla base della media e non delle differenze di picco. Alle categorie di lavori gravosi, già individuate per l'accesso all'Ape social (operai dell'industria estrattiva, conduttori di gru, macchine di perforazione, conciatori, macchinisti ferroviari, camionisti, professori di scuola pre-primaria, facchini, addetti alla pulizia, ostetriche ospedaliere e assistenti per non autosufficienti) si aggiungono gli agricoltori, i siderurgici di secondo fuoco, i marittimi e i pescatori.

La partita è ancora aperta. L'esecutivo sembra disponibile a modificare il meccanismo di calcolo per stabilire quanto la speranza di vita allungherà negli anni il pensionamento dei lavoratori. Non solo. Ha anche aperto alla possibilità di calcolare, a partire dal 2021, la speranza di vita "come media del biennio da confrontare con quella del biennio precedente che dunque potrà tenere conto anche dell'eventualità di un calo nelle aspettative di vita anche se in questo caso il nuovo adeguamento all'età pensionabile si 'scaricherebbe' sul biennio successivo, cioè quattro anni dopo la rilevazione".

In questo modo, poi, l'età di pensionamento non dovrebbe scendere, "semmai si bloccherebbe sull'età prevista dall'ultimo aggiornamento".

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