Economia

Alitalia, Delrio frena Lufthansa: ​"I tedeschi fanno i loro interessi"

Alitalia in vendita, Lufthansa interessata. Ma il ministro: "Farla fallire significa far sparire un pezzo della nostra economia". E ai tedeschi: "I patti siano chiari"

Alitalia, Delrio frena Lufthansa: ​"I tedeschi fanno i loro interessi"

"Esiste la geopolitica. I tedeschi, lo dico con tutto il rispetto, fanno i loro interessi". Durante l'intervento al Festival "Economia Come" il ministro dei Trasporti Graziano Delrio è entrato a gamba tesa nella vicenda Alitalia. Proprio ieri sono iniziati gli incontri con Lufthansa che hanno manifestato interesse per l'acquisizione delle attività aziendali facenti capo alla compagnia di bandiera italiana. "Non si può agire - ha proseguito il ministro dem - come se non contasse niente non avere una compagnia di bandiera, i patti devono essere chiari".

"Far fallire una compagnia come Alitalia, che anche se non è più una compagnia di bandiera garantisce il 51% del traffico aereo - ha messo in chiaro Delrio - vuol dire far scompare un pezzo dell'economia italiana. Possiamo fare a meno di una compagnia di bandiera, perché Alitalia non lo è più, ma non possiamo rinunciare a una compagnia che fa gli interessi nazionali". Ieri una decina i membri della delegazione tedesca ha incontrato Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. I tre commissari non hanno voluto concedersi ai taccuini. Si sono limitati ad affidare le conclusioni ad un comunicato stampa: "Il confronto si inserisce nel normale quadro di incontri che i commissari stanno avendo con tutti i soggetti che abbiano manifestato interesse". "I commissari straordinari - spiega ancora la nota - proseguiranno il confronto con tutti i soggetti interessati con l'obiettivo di trovare la soluzione migliore per il futuro della Compagnia". Parole che fanno capire come, al netto dei discorsi relativi ad esuberi di personali ed investimenti, il ragionamento verte soprattutto sulle idee a lungo termine che gli eventuali acquirenti hanno per Alitalia.

"Lavoriamo per fare le cose fatte bene ma non vogliamo avere troppa fretta - ha messo in chiaro Delrio - è il caso di far bene più che fare presto". Su Lufthansa, poi, ha spiegato che i commissari stanno andando avanti a valutare: "È un lavoro serio e accurato perché non vogliamo svendere ma vendere". Secondo indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, infatti, la compagnia tedesca avrebbe in mente un modello molto simile a quello di Swiss, nata sulle ceneri di Swissair. Nella fattispecie, si tratterebbe di un investimento da circa 250 milioni di euro, inferiore a quella richiesta da parte italiana, con il mantenimento di un centinaio di aerei sui 120 della flotta e di circa 6mila degli 8.400 dipendenti del lotto Aviation. Lufthansa, sempre secondo quanto finora trapelato, aveva presentato una offerta entro i termini originariamente previsti. Si tratta, però, di voci che Gubitosi ha già provveduto a smentire: "Quelli circolati sono numeri di fantasia...".

Altre offerte (ovviamente migliorative) potrebbero arrivare nelle prossime settimane. Il fondo americano Cerberus, per esempio, non ha presentato un'offerta in tempo ma ha manifestato interesse. E, quindi, potrebbe anche rientrare in partita. Formalmente interessata, con tanto di offerta parzialmente coperta da riserbo, c'è poi EasyJet.

La partita, insomma, è ancora aperta.

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