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Le balle a 5 stelle sul diritto d'asilo: contrari in Italia, a favore in Europa

A Roma Di Maio predica la linea dura, a Strasburgo Castaldo vuole concederlo anche ai migranti economici e ambientali

Le balle a 5 stelle sul diritto d'asilo: contrari in Italia, a favore in Europa

Roma Houston, abbiamo un problema, la linea politica dei grillini sull'immigrazione si è persa nello spazio cosmico. Vogliono una stretta? Si battono per una redistribuzione europea delle quote? Oppure preferiscono lasciare le cose come stanno, cioè tutti a carico dell'Italia? Grande infatti sull'argomento sembra la confusione nel firmamento Cinque Stelle.

Prendiamo il diritto d'asilo. A Roma Luigi Di Maio, il candidato premier, predica la linea dura, a Strasburgo invece il vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo, M5s, presenta due emendamenti alla riforma del trattato di Dublino che in pratica allargherebbero le maglie dell'accoglienza. Nel primo si legge che «le autorità accertanti non dovrebbero imporre al richiedente di fornire la prova di essere specifico oggetto di minaccia». E nel secondo emendamento Castaldo chiede l'estensione dell'ospitalità. «Dovrebbe essere assicurata protezione internazionale agli individui che subiscano minaccia grave da disastri naturali o creati dall'uomo». E cioè terremoti, inondazioni, calamità varie. Commenta Alessandra Mussolini: «I Cinque Stelle vogliono dare asilo non solo a chi fugge da guerre ma anche ai migranti economici e climatici e alle loro famiglie formatesi dopo il loro arrivo in Italia. Delle due l'una. O Di Maio non sa nemmeno che cosa combinano i suoi in Europa, o è un gran bugiardo».

E prendiamo il regolamento di Dublino. Dopo anni di chiacchiere, il Parlamento europeo ha dato via libera alla riforma. In base al testo, sul quale ora si aprirà un difficile negoziato in Consiglio, il Paese in cui un richiedente asilo sbarca non sarebbe più automaticamente e unicamente responsabile di valutarne la domanda. I migranti dovrebbero invece essere distribuiti in tutti gli Stati dell'Unione. A favore socialisti, Ppe - tra cui Forza Italia, Mussolini correlatrice - e sinistra. Tra i contrari, oltre ai Paesi del Visegrad, i Cinque Stelle. Astenuta la Lega.

«La nuova riforma è una gabbia perché obbliga l'Italia a gestire tutti i migranti economici sostiene la grillina Laura Ferrara , non è previsto nessun ricollocamento, nessuna solidarietà europea, nessuna condivisione degli oneri. È quello che voleva la Merkel. Fi e Pd hanno voluto l'ennesima truffa che pagheremo a caro prezzo. La Lega? Si è accodata perché brama le poltrone». Ma per Matteo Salvini «è il contrario; sono proprio i grillini che con il loro voto contrario a Strasburgo hanno difeso l'invasione continua».

Salvini non si illude, però «dire solo no come fanno M5s significa aiutare il business delle cooperative sull'immigrazione e potenziare l'invasione».

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