Cronache

Morta dopo le sfilate La modella avvelenata dalla collega invidiosa

La 14enne russa era deceduta dopo 13 ore di lavoro. Pareva stress. La pista dell'omicidio

Morta dopo le sfilate La modella avvelenata dalla collega invidiosa

C he qualcosa non quadri nella morte della giovanissima modella Vlada Dzyuba deve apparire subito chiaro all'intelligence russa. La versione dei medici cinesi, che a Shanghai cercano di curarla, parla di setticemia, molteplici organi interni danneggiati, disfunzioni epatiche e insufficienza renale. Un po' troppo per una 14enne il cui caso, lo scorso 27 ottobre, fa il giro del mondo: dopo un periodo di sfilate massacranti in Cina e l'ultimo tour de force di 13 ore, Vlada sviene. Non viene portata da un dottore ma fatta salire su un treno, direzione Shanghai, un viaggio di 300 chilometri, per riposare. Lì però dopo poco le sue condizioni peggiorano drammaticamente. E dopo due giorni, muore. Troppo lavoro, si dice, il corpo non ha retto. Ma la vicenda appare essere ben più complessa.

Il rimpatrio della salma della 14enne avviene dopo qualche giorno la sua morte, a spese della polizia russa. L'autopsia effettuata in Russia rileva la presenza di veleno biologico nel sangue. Secondo il sito russo Life, che cita fonti della polizia, Vlada può «essere stata morsa da un insetto velenoso o aver mangiato qualcosa che ne ha causato la morte o di essere stata avvelenata di proposito». Ma da chi e perché? Gli inquirenti non hanno ancora scoperto l'origine dell'avvelenamento e ulteriori indagini sono necessarie. Sicuramente è da escludere l'ipotesi di una semplice infezione. Tra le ipotesi che circolano, Life cita la possibilità che Vlada sia stata fatta fuori da una collega rivale.

E qui bisogna fare un piccolo excursus nell'ambiente delle giovani modelle russe. A volte giovanissime, come nel caso di Vlada che ha momentaneamente lasciato la scuola a Perm, una città di un milione di abitanti negli Urali, per inseguire la moda. Sono molto diffuse le agenzie che millantando un futuro dorato fatto di passerelle, notorietà, soldi e bella vita fanno incetta di giovani ragazze e le introducono nel mondo della moda. Ma la realtà è ben diversa. Vlada, poco prima di morire, telefona alla madre Oksana, lamentandosi dell'estrema stanchezza: sono così stanca, mamma, che vorrei dormire così tanto, le avrebbe detto. È stata proprio la madre, secondo quanto dichiarato da Vlada al sito 59.ru qualche giorno prima di morire, ad aver iniziato la figlia alla carriera di modella.

Le ragazze sono costrette a ritmi di lavoro massacranti, pagate molto poco e spesso, come nel caso di Vlada, non sono nemmeno coperte da un'assicurazione medica. L'importante è sfilare e sfilare, facendosi notare e sperando nel salto verso l'Olimpo. E Vlada sta diventando popolare nell'ambiente, è una stella emergente, che è riuscita a prendere parte anche alla settimana della moda di Shanghai, una delle più importanti dell'estremo oriente. In cui sempre più richieste sono le giovani, algide bellezze russe. E secondo gli inquirenti la chiave del mistero potrebbe essere la gelosia covata proprio da una o più colleghe della giovane.

La polizia russa ha finora ascoltato i genitori della ragazza e alcune agenzie russe di modelle. Che si limitano a non commentare e preferiscono declinare ogni responsabilità.

L'agenzia che l'aveva ingaggiata ha solo ricordato che secondo il contratto firmato dalla ragazza era sua responsabilità provvedere alla copertura sanitaria.

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