Politica

Mugabe resiste e torna in pubblico Ma anche il suo partito l'abbandona

Segnale dalla Cina: collaborazione con lui o senza di lui

Harare Robert Mugabe, il 93enne presidente dello Zimbabwe deposto di fatto da un intervento dei militari, non intende dimettersi. Ieri ha lasciato gli arresti domiciliari e si è recato all'Università della capitale per partecipare a una cerimonia, durante la quale non ha pronunciato discorsi e si è anche appisolato in pubblico. A differenza del solito, Mugabe non ha viaggiato su una limousine di Stato e non è stato accompagnato da un seguito di una quindicina tra auto e moto della sicurezza, ma è arrivato abordo di una vecchia auto scortata da un mezzo dell'esercito. Il processo per la sua esautorazione sembra comunque irreversibile: lo stesso leader dei veterani di guerra, che lo aveva sempre sostenuto, ha chiesto le sue dimissioni, mentre i vertici del partito Zanu al potere si sono detti pronti a sostituirlo con Emmerson Mnangagwa, il vicepresidente che una settimana fa Mugabe aveva fatto cacciare.

Ieri la Cina, potenza molto presente nello Zimbabwe, ha annunciato che l'amicizia tra i due Paesi continuerà «con o senza Mugabe».

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