Cronaca locale

Telecamere, corsi ai barman, diffide: "Rendiamo più sicure le discoteche"

Patto forze dell'ordine-gestori contro l'abuso di alcol e droga

Telecamere, corsi ai barman, diffide: "Rendiamo più sicure le discoteche"

Corsi di formazione ai barman perchè «concorrano alla prevenzione dell'abuso di alcolici» e di primo intervento sanitario ad almeno un addetto al servizi di vigilanza. Campagne di sensibilizzazione rivolta alla clientela soprattutto giovane contro ogni forma di violenza, abuso di alcolici e droga, e l'invito a denunciare situazioni sospette o potenzialmente pericolose all'interno dei locali. Sono alcuni punti del protocollo d'intesa firmato ieri in prefettura da vertici delle forze dell'ordine (presenti sia il questore Marcello Cardona che il prefetto Luciana Lamorgese), organizzazioni di categoria dei gestori di discoteche e dei servizi di controllo per rendere più sicuri i locali della notte. «Volevamo siglare il patto già prima dell'estate ma sono contenta che riusciamo a farlo almeno prima delle feste natalizie commenta Lamorgese -, le discoteche devono essere luoghi che noi dobbiamo rendere più sicuri e sani, dove i nostri figli possano andare senza rischi». Il protocollo nasce dall'accordo quadro firmato a Roma con il ministero dell'Interno a giugno 2016 dopo fatti di cronaca gravi, ragazzini morti per pasticche di ecstasy o movida violenta. «Milano è tra le prime grandi città ad attuarlo, le famiglie non devono mandare i figli in discoteca con la preoccupazione di non vederli tornare a casa». I gestori avranno la possibilità di «rimbalzare» personaggi sospetti o che hanno già tenuto d'occhio, nel mirino ci sono ovviamente i pusher. «Potranno utilizzare l'articolo 187 del testo unico sulla pubblica sicurezza che autorizza ad impedire l'accesso laddove ci sia un legittimo motivo perchè quella persona può causare problemi di ordine pubblico». Al tavolo è stata chiesta anche un maggiore impegno contro l'«abusivismo» di bar o ristoranti che si trasformano in vere e proprie disco pur non avendo i permessi e utilizzano buttafuori non accreditati. Nei locali, è specificato nel protocollo, i controlli «dovranno essere affidati al personale autorizzato e formato e presente in numero adatto a garantire la sicurezza (un addetto ogni cento persone con un minimo di due addetti per locali con capienza massima di 500 persone)».

I gestori si impegnano a valutare anche ad installare all'interno e all'ingresso dei locali delle telecamere di videosorveglianza gestite direttamente o affidate a società esterne.

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