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Del Piero torna a parlare di Calciopoli: "Ha segnato la fine del nostro calcio"

Del Piero ha ricordato Calciopoli: "Quel fatto è stato come una bomba atomica: nel 2006 si è rotto il calcio. E non mi riferisco solo alla Juve"

Del Piero torna a parlare di Calciopoli: "Ha segnato la fine del nostro calcio"

Alessandro Del Piero ha scritto pagine importanti sia della Juventus che del calcio italiano. L'ex fuoriclasse di Conegliano ha messo insieme 705 presenze e 290 reti con la maglia bianconera, mentre con l'Italia ha disputato 91 partite e siglato 27 reti, risultando decisivo nella conquista del Mondiale del 2006. Del Piero, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, è tornato a parlare di Calciopoli, che l'ha visto direttamente coinvolto visto che lui giocava nella Juventus: "Calciopoli è stata come una bomba atomica: nel 2006 si è rotto il calcio. E non mi riferisco solo alla Juve. Da quel momento i grandi campioni sono andati a giocare all'estero e le altre nazionali sono cresciute esponenzialmente. L'Italia invece è crollata. Poi la Juve ha iniziato la risalita e il Napoli sta facendo un cammino importante".

Del Piero ha poi parlato del Mondiale in Russia, dove non ci sarà l'Italia e farà dunque il tifo per un'altra nazionale: "Per chi tiferò? Ci sono tante squadre simpatiche. L'Australia, l'Islanda che ci ha rubato il cuore, il Perù. Sarà divertente tifare per una squadra diversa ogni giorno". L'ex fuoriclasse della Juventus ha poi parlato dell'eventualità di vederlo in Figc in tempi brevi: "Se mi dovessero chiamare cosa risponderei? Non ho il numero memorizzato, quindi lascerei squillare.

Poi, se dovessero lasciarmi un messaggio, lo ascolterei".

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