Cronaca locale

La Cuccarini regina cattiva «A salvarmi sarà... Puccini»

Da stasera in scena il musical ispirato alla «Turandot» «Milano? Ho passato quattordici anni indimenticabili»

Ferruccio Gattuso

Se il musical italiano è in buona salute lo si deve anche a lei. Lorella Cuccarini è stata una predestinata nel ruolo di primadonna: lo fu negli anni '80 come ballerina e showgirl, lo è stata sul palcoscenico nel musical che fece da scintilla a un nuovo rapporto tra il pubblico e un genere teatrale che, all'estero, aveva una sua nobiltà indiscussa: quello spettacolo era Grease, storia e show che ancora oggi - nell'allestimento della Compagnia della Rancia - non cessa di attirare spettatori. Oggi Lorella Cuccarini col musical è tornata a dialogare, la stagione scorsa in Rapunzel, questa ne La Regina di Ghiaccio, ad alto tasso di spettacolarità diretto da Maurizio Colombi, nel quale poesia, sguardo alla tradizione, effetti speciali e musica si alleano per confezionare qualcosa che sia adatto a tutta la famiglia. Gli addetti ai lavori lo chiamano «family show», ma c'è un astuzia commerciale: La Regina di Ghiaccio adatta al nostro contemporaneo la Turandot di Giacomo Puccini. Si deve parlare, dunque, di celebrazione di una lunga storia nazionale. Atteso al Teatro degli Arcimboldi da stasera al 10 dicembre (ore 20.30, sabato 15.30, domenica ore 15.30 e 20.30, ingresso 60-23 euro, info 02.64.11.42.212), La Regina di Ghiaccio vede la Cuccarini protagonista assoluta in un ruolo di regina cattiva, qualcosa di inedito per il bel volto angelicato di un'eroina positiva dello showbiz nazionale.

«Come si sta da cattiva? Direi benissimo - spiega l'attrice, ballerina e cantante . In Rapunzel ero un personaggio negativo, antagonista dell'eroina: in quel caso era la mancanza di amore a rendermi malvagia. Questa volta è un incantesimo ad opera di tre streghe. A salvarmi sarà un principe». Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, è tra i miglior performer di musical in Italia, già Capitan Uncino nel Peter Pan dello stesso Maurizio Colombi e al fianco di Cuccarini, nel ruolo di uno dei T-Birds, nello storico Grease teatrale: «Con Pietro è un piacevole ritorno spiega Lorella . Quello spettacolo fu un caso da Guinness dei primati, sei mesi al teatro Nuovo, un successo analogo al Sistina di Roma: sono cose che ti segnano la carriera».

Una carriera, quella della Cuccarini, luminosa e maneggiata con cura, senza sacrificare la famiglia: «Questo è un lavoro che richiede grandi sacrifici spiega - e solo la passione, unita a un supporto incondizionato di chi ti è caro, può spianarti la strada. Servono concentrazione e serenità. In fondo, si insegue un sogno, e questo cerco di insegnare ai miei figli». L'artista romana, sposata da 27 anni con il produttore musicale e televisivo Silvio Capitta, di figli ne ha quattro, tutti ormai adolescenti e più: «Nessuno di loro intende seguire la mia strada spiega Lorella ma Giorgio, l'ultimo, uno dei due gemelli, cerca di seguire le orme del padre. Io lascio loro tutta la libertà di scelta». La storia de La Regina di Ghiaccio ha il potere di affascinare adulti e giovanissimi, come spiega la stessa protagonista: «Il regista Maurizio Colombi è riuscito a creare un mix di emozione e divertimento, uno spettacolo nazional-popolare nel senso alto del termine. La storia conquista i bambini, i riferimenti pucciniani gli adulti». L'approdo a Milano è speciale: «A Milano devo molto conclude . Quattordici anni in Mediaset non li posso dimenticare.

Questa città sa di Europa e, dal punto di vista teatrale, mi ha concesso una seconda vita».

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