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L'EuroMilan fa la grande, passeggia sul Vienna e centra la qualificazione

Il pokerissimo vale i sedicesimi. Montella rifiata Dallo 0-1 alle due doppiette di Silva e Cutrone

L'EuroMilan fa la grande, passeggia sul Vienna  e centra  la qualificazione

Milano - Un successo per avere 48 ore di tranquillità. Il Milan vince, si qualifica come prima del girone di Europa League e ritrova a distanza di quasi due mesi un'affermazione in campo continentale, che mancava da quel 3-2 rifilato al Rijeka lo scorso 28 settembre. Rossoneri che proseguono nel loro cammino immacolato in Europa League (non hanno mai perso nelle ultime 18 partite) e ora potranno concentrarsi sulla gara di campionato di domenica contro il Torino.

Una vittoria che comunque va pesata. Perché il 5-1 rifilato ad un incerottato Austria Vienna non ha tolto tutti i dubbi su questa squadra e, di certo, non ne ha risolto i problemi. Primo quello sull'approccio alla partita: ancora una volta troppo morbido, tanto che a passare in vantaggio è stata addirittura l'Austria Vienna su un pasticciaccio della difesa rossonera. Che anche in questa circostanza non ha convinto appieno: sbagliati i tempi del fuorigioco, errati quelli in uscita di Donnarumma e grossolano l'errore di Bonucci (uscito comunque tra gli applausi) in chiusura, con tanto di pallone di Monschein scivolato sotto la gamba.

La giovane età degli austriaci e la loro scarsa esperienza hanno permesso al Milan di rientrare in partita in meno di dieci minuti: prima agevolando il Diavolo in occasione del gol dell'1-1 di Rodriguez, con lo svizzero totalmente solo in piena area di rigore; poi dimenticandosi di André Silva in occasione della rete del 2-1, nata da una punizione dell'onnipresente Rodriguez. Il primo tempo, poi, si chiudeva sul 3-1 premiando la galoppata di Borini, ancora una volta uno dei migliori in campo con due assist e tanta corsa, e il gol di Cutrone di testa, che rende il numero 69 rossonero il più giovane giocatore ad aver segnato tre gol in questa fase a gironi di Europa League.

La ripresa è senza storia, con i rossoneri che finalmente gestiscono con piena autorità la partita come mai avevano fatto quest'anno. Anche perché contro c'era una squadra con ben sette infortunati e un'età media di 22 anni, cosa che ha agevolato un Milan che, comunque, mai si era visto così giovane in Europa (23 anni e mezzo).

Il gol del 4-1 portava la firma di André Silva sull'unica giocata di rilievo della serata di Chalanoglu (una doppietta grazie alla quale il lusitano diventa il miglior marcatore stagionale del Milan con sette reti, pur avendo giocato solo dieci partite da titolare). Il 5-1 in pieno recupero ancora di Cutrone.

Il Milan vince sotto gli occhi di un soddisfatto Kakà e ritrova il gol in partite casalinghe dopo essere rimasto a secco nelle quattro precedenti (contro Juventus, Genoa, Roma e Aek Atene). Proprio alla vigilia della sfida di domenica contro il Torino, che si disputerà a San Siro: «Non si può più sbagliare, fino al sei gennaio dobbiamo dimostrare di aver fatto dei passi in avanti», aveva tuonato prima della gara il ds Mirabelli.

Per una volta è stato accontentato su tutta la linea.

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