Cronaca locale

Stupri, rapine, omicidio. Cinque gialli in 90 giorni e adesso Affori ha paura

Una scia di precedenti a pochissima distanza. Il timore è che ci sia dietro un'unica mano

Stupri, rapine, omicidio. Cinque gialli in 90 giorni e adesso Affori ha paura

C'erano anche la «Nucci» e la «Mimma», amiche del cuore. E c'era tanta gente comune che non l'aveva mai conosciuta se non di vista, tra coloro che ieri mattina piangevano Marilena «Milena» Negri, la vedova 67enne ferita al collo da una coltellata e morta poco prima delle 7.30 a un centinaio di metri dalla sua abitazione di via Novaro 8, mentre portava a spasso il suo cane all'interno del parco Litta Modignani, ad Affori.

Un quartiere nel mirino della criminalità, visto che la poveretta sembra essere rimasta vittima di una rapina finita male? Non per tutti, anche se la voglia di farsi giustizia da sé, dopo un fatto tanto grave, c'è ed è forte, come ci ha raccontato Giuseppe, che gestisce in via Astesani un bar aperto dalle 7 alle 2 di notte e sostiene di vederne «di tutti i colori». Wanda e Patrizia, una casalinga e una commessa, invece, le incontriamo proprio in via Novaro. E a garanzia della fama di «Affori, quartiere normale o quasi tranquillo» indicano invece le due scuole materne, quella di via Flavia, che costeggia proprio il luogo dell'omicidio e quella addirittura dentro il parco Litta. E, perché no, la chiesa di Santa Giustina. Dove anche la morta ogni mattina, dopo la passeggiatina con il cane, assisteva alla messa.

Tuttavia c'è anche chi ipotizza che potrebbe esserci la stessa mano dietro alcuni fatti violenti avvenuti da agosto in avanti, uno di seguito all'altro, ad Affori e zone limitrofe. Prospettando quindi l'esistenza di un vero e proprio «mostro».

15 NOVEMBRE ORE 13.30

Eppure solo nove giorni fa, poco lontano da qui e a due passi dall'ospedale pediatrico «Galeazzi», all'angolo tra viale Enrico Fermi e via Vincenzo da Seregno, una madre che spingeva la carrozzina dentro la quale c'era la sua bimba di appena un mese, è stata minacciata alle spalle con un coltello da un rapinatore, probabilmente magrebino o comunque di pelle scura. Lo straniero l'ha rapinata del proprio smartphone e delle banconote che teneva nel portafoglio. Anche stavolta tutto succedeva in pieno giorno, alle 13.30.

13 NOVEMBRE ORE 19.30

Pochi giorni prima una ventunenne peruviana è stata stuprata nel parco vicino all'ospedale Niguarda, sempre poco distante dal Parco Nord.

4 SETTEMBRE ORE 11

Ai primi di settembre era toccata a uno studente quindicenne, sempre al Parco Nord ma in un'altra zona. Il ragazzo ha raccontato di essere stato aggredito da un uomo che avrebbe cercato di strappargli di dosso i vestiti. Ci sarebbe stata una colluttazione, come testimoniato dalle condizioni degli abiti e dalle contusioni sul corpo. Ma il giovane avrebbe avuto la meglio riuscendo a scappare. Nel corso della colluttazione il misterioso aggressore avrebbe rubato anche il telefonino che è stato recuperato in seguito. Le indagini per trovare il responsabile sono ancora in corso.

30 AGOSTO ORE 9.30

E torna subito alla memoria il caso di violenza sessuale che più ha sconvolto la città negli ultimi tempi.

Ancora al Parco Nord, non distante da quello di villa Litta, ai margini di via Ornato, a fine agosto, tra le 9 e le 10, una donna di 81 anni è stata stuprata da uno uomo che finora non è stato rintracciato.

Commenti