Cultura e Spettacoli

Mark Twain e la favola del principe rapito

Nel 1879 lo scrittore è a Parigi, e le figlie lo pregano di narrare loro una storia...

Mark Twain e la favola del principe rapito

In una notte forse buia e tempestosa nel 1879, in un albergo di Parigi, Mark Twain sedeva accanto alle sue due bimbe, che lo pregavano di raccontare loro una storia. Impossibile resistere. Così diede vita a Johnny, un ragazzo poverissimo e tuttavia dotato di una inestimabile proprietà: alcuni semi magici. Inutile dire che il papà di Tom Sawyer e Huckleberry Finn magari nel dubbio di trovare un nuovo compagno per i suoi eroi - si prese ben sedici pagine di appunti, e pure molto dettagliati, per trasformare quel racconto in qualcosa di sostanzioso da pubblicare. Ma quella storia incompiuta è rimasta sepolti in un archivio, all'Università della California, a Berkeley. Finché sei anni fa lo scrittore Philip Stead, aiutato dalla moglie illustratrice Erin, ha deciso di farne una fiaba finita, in cui immagina pure che le risposte alle domande sul seguito di ogni azione gli vengano date dalla stesso Twain.

Ora, un inedito di Mark Twain non è cosa da poco per l'editoria mondiale e infatti Random House qualche mese fa lo ha stampato in 250mila copie. Da qualche giorno la storia è arrivata anche in Italia, col titolo Il rapimento del Principe Margarina (Bompiani, pagg. 160, euro 20; trad. Giordano Aterini) e contiene tutti gli ingredienti tradizionali che ci si aspetta: sparizioni e apparizioni, trasformazioni e formazioni. E trattandosi di Twain, pure una bella dose di ironia e provocazione dal sapore quasi contemporaneo.

Tutto insomma comincia quando il povero ragazzo Johnny - che vive in un paese «Difficile da Trovare» e «Complicato da Pronunciare» e ha come unica amica una gallina malinconica - mangia i fiori spuntati da un seme magico. Quel seme gli conferisce il potere di parlare con gli animali, ma lo infila anche in un guaio: il dovere di partire al salvataggio di un principe rapito. E così la squadra di eroi è formata: un ragazzino e i suoi animali, tutti dal cuore puro e generoso, lanciati nel mondo a dimostrare che il coraggio è più prezioso dell'oro.

Sul fatto che la storia che troviamo in queste pagine sia davvero scritta come Twain l'avrebbe voluta, dobbiamo aver fiducia, fiducia che le incantevoli illustrazioni alimentano parecchio.

Certo, però, pensare di avere tra le mani un nuova avventura anche solo immaginata dallo scrittore più leggendario d'America è proprio un gran regalo di Natale.

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