Cronache

Libia, la denuncia dell'Ong: "Soccorsi fermati dall'Italia"

Sos Méditerranée accusa Roma di aver bloccato per ore il loro intervento per salvare i migranti in mare

Libia, la denuncia dell'Ong: "Soccorsi fermati dall'Italia"

Sbarcati questa mattina nel porto di Catania 421 migranti soccorsi sabato da nave "Aquarius" di Sos Mediterranee, con a bordo il team di Medici senza frontiere. Erano su imbarcazione di legno sovraccarica e in difficoltà, a 24 miglia dalla costa libica, a est di Tripoli. Tra loro circa 170 donne e numerosi bambini. "La professionalità della squadra dei soccorritori - riferisce Nicola Stalla, coordinatore dei soccorsi - ha reso possibile di portare a buon fine un'operazione di soccorso delicata. L'imbarcazione di legno era così sovraffollata da risultare molto instabile. Un momento di panico a bordo sarebbe stato sufficiente a farla capovolgere senza lasciare alcuna possibilità di salvezza per queste persone, tra cui le numerose donne e i molti bambini ammassati nella stiva".

La Ong poi ha puntato il dito contro l'Italia. Sophie Beau, vicepresidente di Sos Méditerranée international, ha tuonato accusando Roma di aver bloccato per ore il loro intervento: "Questo drammatico avvenimento è stato estremamente duro per i nostri team, costretti ad osservare impotenti operazioni che rimandano in Libia persone che fuggono quello che i sopravvissuti descrivono come un vero inferno e che noi non abbiamo mai cessato di denunciare dall’inizio della nostra missione. Sos Méditerranée non può accettare di vedere essere umani morire in mare né di vederli ripartire verso la Libia quando la loro imbarcazione è intercettata dalla Guardia costiera libica.

Nonostante le condizioni attuali particolarmente difficili in alto mare il nostro dovere è di restare presenti per soccorrere coloro che cercano di fuggire l’orrore dei campi libici, per proteggerli e per continuare a testimoniare la realtà vissuta da questi uomini, donne e bambini in cerca di protezione".

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