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Antonio Marras, Seipersei

La galleria Massimo Minini di Brescia ospita, fino al 21 gennaio 2018, la mostra del designer sardo

 Antonio Marras, Seipersei

Come si fa a raccontare chi è e che cosa fa Antonio Marras? Stilista, artista, creativo, sperimentatore. Non esiste sul dizionario un'etichetta che gli caschi a pennello, che lo racconti in maniera completa. Se ne dovrebbe forse inventare una nuova, cucita addosso a lui, che possa in qualche modo raccontare la miriade di cose che è e in cui si materializza la sua esplosiva creatività. È vero, ad esempio, che fa parte del mondo della moda. Ma è soprattutto vero che lo fa in una maniera tutta sua, così lontana da quelli che sono gli stereotipi del fashion system e da come si può, tra party, lustrini e luci scintillanti, immaginare. Lo fa impregnando di poesia ogni creazione nata dalla sua matita, usando la moda come un filo narrativo, un veicolo di comunicazione, impastando letteratura e abiti, arte e scarpe, teatro e borse, musica e cappelli.

Il risultato delle sue creazioni è sempre suggestivo e strabiliante, soprattutto se visto all'interno delle performance durante le quali, in occasione delle settimane della moda milanese, vengono presentate le sue collezioni. Chi non ha mai visto una sua sfilata, non può immaginare il sostrato culturale che le anima, per questo forse si limita a definirlo soltanto designer e lo confina nell'ambito, che non può non stargli stretto, del fashion system.

Così quando il gallerista Massimo Minini si è imbattuto nella sua grande mostra alla Triennale di Milano, Nulla dies sine linea, ne è rimasto sorpreso e ammaliato. “Non avrei mai pensato di fare una mostra di Antonio Marras. E d’altronde perché avrei dovuto pensare a lui come uno possibile? Noto, anzi notissimo, come creatore di moda, una moda molto particolare, legata anche all’arte, anzi sicuramente, per l’influenza del lavoro di Maria Lai di cui Marras è grande ammiratore e promotore, forse allievo, forse collega”, afferma.

Da questo incontro casuale con l'arte di Marras nasce una collaborazione, concretizzata in una mostra, presso la sua omonima galleria di Brescia, che racchiude una selezione di opere dell'artista sardo, scelte personalmente da Massimo Minini, con molti inediti, di cui alcuni creati appositamente per questa esposizione. In occasione della mostra, sarà realizzato da Antonio Marras un libro d’artista, nato da una serie di foto delle mani di Marras e del suo gesticolare, scattate dallo stesso Minini. Inaugurata sabato 25 novembre «Antonio Marras, Seipersei» propone sguardi e frammenti, opere che traducono la capacità di Marras nello sperimentare e sentire le diverse realtà differenti, che si fanno portavoce del sodalizio tra le arti, attraverso decorazioni e dettagli provenienti da epoche e mondi apparentemente inconciliabili.

La retrospettiva sarà visitabile presso la Galleria Massimo Minini di Brescia, fino al 21 gennaio 2018.

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