Cronaca locale

Cadavere in casa con la porta sigillata

I vicini: «Un pensionato gentile ed educato». I sospetti sul figlio adottivo

Cadavere in casa con la porta sigillata

Non era una semplice stanza chiusa, seppur con gli stipiti sigillati ermeticamente con il silicone, quella che intorno alle 7 di ieri si sono trovati davanti i poliziotti delle «Volanti» all'interno di un appartamento al secondo piano dello stabile signorile di Corso XXII marzo 37. Una volta strappato dagli infissi, infatti, l'ingresso della camera ha rivelato un tanfo insopportabile in mezzo al quale, nel buio delle tapparelle abbassate, si scorgeva uno scenario macabro. Quello di un cadavere in avanzato stato di decomposizione, praticamente mummificato e coperto da uno strato di polvere di calcestruzzo. Come se qualcuno avesse deciso di cementificarlo, ma poi, per qualche ragione, avesse cambiato idea.

Tutt'attorno una serie di biglietti. Con scritta sopra a mano la data di nascita e di morte (lunedì 20 novembre) dell'uomo a cui appartiene quel corpo. Si tratta del padrone di casa, Guido Begatti, 69 anni, pensionato vedovo da qualche mese, un figlio adottivo 31enne di origine cilena che al momento sarebbe disoccupato e che risulta anch'egli residente lì, nonostante di lui non si sappia nulla da almeno tre giorni. È stato allora infatti che un condomino sostiene di averlo notato allontanarsi da casa e da allora nessuno l'ha più visto.

Il giallo ha cominciato a prendere corpo intorno alle 6. Quando una mail inviata dal figlio al veterinario di famiglia, esortava il professionista ad andare davanti all'appartamento del padre, a sollevare lo zerbino e a prendere una busta. All'interno, insieme alle chiavi di casa, c'era una lettera scritta a mano e non firmata nella quale si esortava il veterinario ad occuparsi del bassotto di casa. «Occupati del cane» diceva esattamente la missiva. L'animale è stato poi ritrovato in buone condizioni all'interno dell'appartamento. Il veterinario, però, a quel punto non è entrato ma ha deciso di lanciare l'allarme.

Dopo che il medico legale ha stabilito che Begatti è morto per strangolamento sul posto è intervenuta la squadra mobile che ora indaga per omicidio volontario. Com'è ovvio gli investigatori, guidati da Lorenzo Bucossi, cercano il figlio adottivo del morto di cui non si sa più nulla. Per il movente non si esclude nulla. I rapporti tra padre e figlio pare si fossero molto raffreddati negli ultimi tempi: sembra che il 31enne chiedesse di poter ottenere i mezzi economici per lasciare la casa paterna, ma senza successo.

Per la squadra mobile è il secondo omicidio in cinque giorni, dopo il delitto di Marilena «Ella» Negri, la vedova 67enne uccisa con una coltellata nel Parco di Villa Litta da uno sconosciuto che le ha strappato una catenina dal collo.

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