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Berlusconi sfida Grillo: "Se vince le elezioni ondata di nuove tasse"

Il Cavaliere: "Il ceto medio verrà distrutto". "Quarta gamba" del centrodestra: c'è l'ok

Berlusconi sfida Grillo: "Se vince le elezioni ondata di nuove tasse"

I sondaggi sono sempre più confortanti e Forza Italia appare in pole position all'interno del centrodestra nella grande corsa verso il voto. Uno scenario di progressivo rafforzamento a cui Silvio Berlusconi continua a contribuire con la sua presenza, di persona o in video, facendo pesare la propria leadership.

Il presidente di Forza Italia ieri è intervenuto con due videomessaggi in due differenti eventi, uno organizzato a Grosseto dal coordinatore toscano Stefano Mugnai, l'altro a Benevento sotto la regia di Nunzia De Girolamo. Una doppia occasione per presentare il suo manifesto elettorale e ribadire la necessità di non sottovalutare il pericolo grillino, perché con le sue tasse M5S «distruggerebbe il ceto medio».

«Se dovesse prevalere una forza ribellista, pauperista, giustizialista come quella di Grillo, andremmo veramente verso la rovina» spiega Berlusconi. «Noi faremo ripartire l'Italia partendo da un taglio generalizzato delle tasse, dalla flat tax a un'aliquota conveniente per tutti, dall'abolizione delle tasse sulla prima casa, sulla prima auto, su donazioni e successioni. Loro distruggerebbero l'Italia, il ceto medio in particolare, con un'ondata di nuove tasse, dalla patrimoniale alle tasse sulla casa e un'imposta di successione fino al 45%. Noi abbiamo l'esperienza della consuetudine con i grandi della terra, loro non hanno amministrato neppure un condominio».

I capisaldi, dunque, sono il taglio delle tasse, il rilancio dell'occupazione, l'impegno per il Sud. Solo che oggi la vera sfida «non è più contro la sinistra, che si è messa fuori gioco da sola». L'Italia ha bisogno di «un movimento politico capace di aprirsi a società, categorie, professioni, a chi fa impresa, cultura o ricerca scientifica e si distingue nel volontariato».

Berlusconi è pronto a rilanciare la sua battaglia per il Meridione, fedele all'identità forzista di vero partito nazionale. «L'Italia non riparte davvero se non riparte tutta; perché al Sud un'intera generazione di giovani rischia di vedere bruciato il proprio avvenire». Sul fronte toscano l'ex premier accarezza un sogno: «La Toscana non è più un monolite. Città come Grosseto, Arezzo, Pistoia, sono oggi guidate dal centrodestra. Il lavoro dei nostri amministratori e militanti rende possibile ciò che sembrava un sogno: conquistare un giorno la regione Toscana. Io ci credo». L'ultimo pensiero è sulla necessità di mettere un freno ai cambi di casacca parlamentari. «I cittadini pensano che il loro voto non valga niente: io voto Alfano di qua e me lo trovo di là. Dobbiamo convincere gli italiani a credere di nuovo nella politica».

Sullo sfondo c'è un primo atto formale per la costituzione della quarta gamba del centrodestra. La direzione di Idea ha dato mandato al presidente Gaetano Quagliariello «di assumere tutte le iniziative necessarie affinché si giunga a promuovere una lista che unisca in un rapporto federativo movimenti civici e movimenti politici d'ispirazione liberale, cristiana, conservatrice e di destra che riprenda lo spirito e aggiorni il patrimonio ideale del Popolo della libertà».

L'obiettivo è «non farne una Dc bonsai», ma un movimento che parta dal basso e intercetti le tante istanze (e liste) civiche che hanno ottenuto risultati importanti alle ultime Amministrative.

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