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Zapata illude la Samp La Lazio prima spreca poi passa al novantesimo

Matteo Basile

Una, la Sampdoria, ha sempre vinto in casa. L'altra, la Lazio, ha sempre vinto lontano dall'Olimpico. Due record, uno dei quali doveva per forza cadere. Ed è caduto quello blucerchiato. Merito di una Lazio in grande condizione, capace ribaltare una partita che rischiava seriamente di perdere. Decidono gli episodi ma la Lazio vola in classifica potenzialmente, Udinese nel recupero permettendo, a 4 punti dalla vetta. Tanti rimpianti per una Samp bella ma incapace di gestire il risultato una volta in vantaggio.

Una partita bellissima, elogio di Giampaolo e Inzaghi, due allenatori diversi per storia e carattere ma che hanno saputo dare un'impronta alle loro squadre come poche altri. Primo tempo spettacolo, che solo per caso si chiude sullo 0 a 0. Occasioni da una parte e dall'altra, capovolgimenti continui, verticalizzazioni improvvise e due squadre che giocano a calcio. Di Zapata l'occasione più pulita per la Samp, bravo Strakosha a respingere, di Luis Alberto per i biancocelesti con Bereszynski che respinge.

La ripresa inizia esattamente allo stesso modo: frenesia, bel gioco e occasioni. Dopo 6' minuti Parolo raccoglie una palla vagante e gira di destro dove Viviano non può arrivare ma il palo salva la Samp. Pericolo scampato per i genovesi, avanti veloce e all'11' Quagliarella libera Zapata da maestro e il colombiano tutto solo non sbaglia e porta in vantaggio i blucerchiati. La Lazio non molla, Inzaghi cambia modulo e manda dentro anche Caicedo giocando con due punte centrali. Mossa decisiva. Spinge la Lazio e in mischia al 34' trova la rete del pari con Milinkovic-Savic, velocissimo a girare in rete una maldestra respinta della difesa blucerchiata. Finita? Nessuno si accontenta e alla fine a deciderla è Caicedo, sfruttando un pasticcio della difesa della Samp e un grande tocco di Milinkovic.

Vola la Lazio che espugna Marassi e ora entra di diritto tra le grandi del campionato.

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