Sport

Cerchiamo di non rovinarci anche il Natale

di Tony Damascelli

F unerali pronti per il Napoli. Un classico dalle nostre parti. Fino a venerdì scorso, tardo pomeriggio, pummarola n coppa, dallo stesso venerdì, tarda serata, veleno e affini. E domani sera anche la trasferta di Rotterdam, con la paura di uscire dalla Champions, perché il Feyenoord è roba acida, come i suoi eleganti tifosi. E, poi, la batosta di campionato portata da Higuain ha lasciato il segno sul morale di un gruppo che improvvisamente si è destato dal sogno. Le percentuali di possesso palla, proposte da Sarri, fanno a cazzotti con la constatazione che il migliore del Napoli sia stato Reina, il portiere. Ma questa è roba vecchia. Si torna in Europa, si va a giocare di coppe, il Napoli è sull'orlo, sperando che Guardiola faccia in pieno il proprio dovere contro gli ucraini del Donetsk. Sarri sa tutto sui numeri ma sa anche che domani sera dipende soltanto dai suoi dipendenti in campo, se saranno flosci come contro la Juventus allora scurdammoce o ppassate.

Sta decisamente meglio, di testa e di punti, la Roma nonostante le sberle di Madrid con l'Atletico. Affrontare gli azeri del Qarabag è impresa comoda, escluderei qualunque colpo di scena, il meglio è stato fatto e buttarlo nel Tevere sarebbe davvero una sciagura colossale, come la finale contro il Liverpool. Così non è e così non sarà.

Infine, o per prima, la Juventus che ad Atene, sito di ricordi amari per i bianconeri, deve fare tre punti contro l'Olympiakos. D'accordo, stando alla classifica molto dipenderà dal risultato del Barcellona con lo Sporting ma non è consigliabile fidarsi dei portoghesi, il Barcellona non sta ai massimi, il pareggio nella Liga contro il Celta Vigo non è segnale di buona condizione ma, come sempre, sta tutto nelle voglie e nei piedi di Messi. La Juventus ha l'obbligo, dunque, di vincere, l'Olympiakos prepara la solita caciara, non è questo il problema, semmai l'assenza ultima di Chiellini, influenzato di corpo, e l'augurio che Allegri non si disponga a nuovi esperimenti tattici. A Napoli la difesa a tre-quattro, con lo schermo di Matuidi a proteggere i due lentoni Khedira-Pjanic, ha dato risposte positive, potrebbe trovare spazio Marchisio al posto del tedesco ma il resto sarebbe da non toccare.

Vediamo di non rovinarci ulteriormente le feste di Natale.

Ci è già bastato il pacco dono della nazionale.

Commenti