Cronaca locale

La Prima è come una sfilata Ecco le «sciure» in passerella

Mise griffate ed eleganza al top: tra le dame della serata Salza, Buccellati e Curiel. Atteso il sottosegretario Boschi

Paola Fucilieri

Il dress code inteso in senso stretto, rigorosissimo, non esiste più, ma la tradizione non ne risente. La formula «abito da sera per le signore, black tie per gli uomini» cambia di stagione in stagione. Per rinnovare la magia e la suggestione di assistere a un evento unico in un momento privilegiato? Sì, ma non solo. Alla Prima della Scala chi c'è vuole «esserci», ma in un certo modo. Possibilmente indimenticabile, per se stesso e per gli altri.

Tra i «si dice» si favoleggia di un abito fantasia dallo scollo profondo (stilista per ora non pervenuto) per Maria Elena Boschi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio che domani è tra le presenze femminili più attese e finora confermate. Si fanno molte congetture anche sull'abito della sempre elegantissima Michela Di Biase, moglie di Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e naturalmente sulle mise del «nostro» prefetto, Luciana Lamorgese e naturalmente della compagna del sindaco Beppe Sala, l'affascinante Chiara Bazoli, che potrebbe indossare un vestito Armani Privé.

Per finire con la politica probabilmente tornerà il presidente del Senato Pietro Grasso e si parla della possibilità che nel palco reale sieda anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, mentre sembra confermata anche per quest'anno l'assenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Giovanna Salza di suggestione ne sa qualcosa. La mise della signora Passera quest'anno è della griffe Roberto Capucci, il sarto-stilista che non ha mai fatto moda ma ha vestito le dive della Dolce Vita e tutte le ladies che volevano sognare con i suoi vestiti scultura. «L'abito rosso è lungo, dritto, avvitato e scollato sulla schiena, un richiamo di una creazione storica degli anni '50» ci spiega

Per l'Andrea Chénier di Umberto Giordano Claudia Buccellati ha scelto un sognante abito di Valentino in pizzo blu notte, accompagnato da un'avvolgente sciarpa nera, una pochette anni '20 con dettagli preziosi e gioielli di Mario Buccellati.

Mentre si sentirà l'assenza di «regine» della moda come Gabriella Magnoni Dompé, impegnata in un progetto su Milano che per il momento la tiene però lontana dalla sua città, e di Daniela Santanchè, ci saranno tutte le «dame» vestite dalla stilista delle signore milanesi, Lella Curiel. La grande couturier indosserà un tailleur in lurex blu, mentre la figlia Gigliola porterà un vestito con un corpino ricamato e una gonna in chiffon a ciuffi rosa e una delle loro clienti storiche, Laura Morino Teso, che indosserà un paltò Maria Stuarda celeste scuro sopra un abito azzurro.

Daniela Javarone vestirà, per la sartoria «Alta Moda» di Milano, un abito verde smeraldo con pantaloni di velluto larghi, giacca con paillettes, effetto bagnato e scialle in cashmere.

In forse infine la presenza dell'astronauta militare Samantha Cristoforetti.

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