Cronaca locale

Le fashion blogger vestono la platea «Abiti color cipria, papillon in raso»

Un'indagine tra le giornaliste: «Ok farsi notare ma con sobrietà Giocare con gli accessori». Bocciate le trasparenze eccessive

Daniela Uva

Abito lungo per lei. Intramontabile smoking scuro per lui. Domani torna il tradizionale appuntamento con la prima della Scala e allora per i più fortunati, che potranno ammirare dal vivo l'«Andrea Chénier» di Umberto Giordano diretta da Riccardo Chailly, occorre non farsi trovare impreparati. La première impone un dress code impeccabile nel quale, spiegano gli esperti, a fare la differenza sono soprattutto i dettagli. Ecco allora il vademecum stilato da alcune fra le più quotate fashion blogger italiane per godersi l'inaugurazione della stagione scaligera senza rinunciare all'eleganza.

La prima regola, spiega un'indagine condotta da Espresso Communication per Bigi Cravatte Milano, impone di evitare papillon oversize, gonne vaporose e vestiti eccessivamente trasparenti. E di puntare invece su colori sobri e tessuti preziosi. Per esempio su un abito in pizzo color cipria o oro. O, in alternativa, un long dress nero o rosso borgogna, in velluto o in raso, con sopra una stola dall'aria sempre chic. Così come suggerisce l'esperta Pamela Soluri. L'obiettivo deve essere farsi notare, ma non necessariamente a tutti i costi. «Sono vietati i colori troppo sgargianti, meglio prediligere il nero, il blu, il rosso e il bianco. Fondamentale è trovare il giusto equilibrio tra abiti importanti e gioielli preziosi», prosegue la collega Ornella Picciau. Per esempio una parure luminosa, di diamanti o pietre preziose, che catalizza l'attenzione grazie ai giochi di luci. «Più che apparire per l'abito, si può giocare con gli accessori: una bella acconciatura raccolta per valorizzare orecchini pendenti, una scollatura con un collier importante e un piccolo scrigno prezioso da tenere tra le mani come borsa possono davvero fare la differenza», aggiunge Alessia Canella. E per gli uomini?

Nel loro caso è essenziale adottare dei piccoli accorgimenti per rendere unico il classico abito scuro di gala. «Fondamentale è che il vestito calzi a pennello: la giacca deve essere sufficientemente comoda in modo da poter essere tenuta allacciata anche durante lo spettacolo e la manica deve lasciar intravedere il polsino della camicia. I pantaloni non devono invece ripiegarsi sulla scarpa, ma neanche mostrare la caviglia. Indispensabili, in queste occasioni, sono i calzini abbastanza lunghi da non mostrare la gamba», conclude Pierluigi Musco.

Numerosi sono i dettagli che possono rendere ogni abito unico: risvolti in raso lucido sui revers della giacca e sui pantaloni, panciotto e pochette bianca. Ma non tutti gli abiti sono uguali, e allora i fashion blogger consigliano di scegliere fra il modello a doppiopetto o il più classico monopetto, possibilmente con un solo bottone frontale a contrasto. Per completare l'outfit non devono mancare preziosi gemelli in oro bianco o giallo e il papillon in raso perfettamente annodato intorno al colletto. Bianco, come vuole la tradizione.

Ma anche scuro, per chi voglia osare un po'.

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