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Brexit, accordo tra Regno Unito e Ue: per i cittadini Ue i diritti non cambiano

Il capo di gabinetto twitta la foto con la fumata bianca. Raggiunto un accordo da 40-60 miliardi di euro. La May soddisfatta: "È nel pieno interesse del Regno Unito"

Brexit, accordo tra Regno Unito e Ue: per i cittadini Ue i diritti non cambiano

Un comignolo da cui sbuca una fumata bianca, proprio come per l'elezione di un Papa. È con questa foto postata su Twitter che Martin Selmayr, capo di gabinetto del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha annunciato l'accordo tra l'Unione europea e il Regno Unito sulla Brexit. Selmayr, come altri esponenti europei, è stato impegnato tutta la notte nei colloqui con Londra per mettere a punto l'uscita dell'Inghilterra dalla Ue (video). "Progressi non al 100%, ma è gran parte - ha detto il capo-negoziatore dell'Ue, Michel Barnier - ora potremo concentrarci sulla seconda fase dei negoziati in modo più sereno".

L'accordo tra Londra e Bruxelles

A Bruxelles è arrivata la stretta per chiudere la trattativa fra l'Unione Europea e la Gran Bretagna. La stessa premier britannica, Theresa May, è arrivata nella capitale belga per un vertice con Juncker al fine di stabilire i termini del divorzio. Un incontro produttivo che è terminato in un accordo che sempra accontentare le due controparti. I negoziatori hanno lavorato l'intera notte per trovare l'intesa prima di domenica prossima, la dead line fissata per consentire al Consiglio Ue di valutare l'eventuale intesa nel vertice in programma il 14 e 15 dicembre. Il compromesso raggiunto, a detta di Juncker, permette alla Commissione di raccomandare al Consiglio europeo di considerare "sufficienti" i progressi raggiunti e consentire al negoziato per la Brexit di andare avanti sulla parte delle relazioni future. Tanto che il presidente dell'Unione Europea, Donald Tusk, ha già messo in chiaro che "le sfide più difficili sono ancora davanti a noi".

I punti del "rapporto congiunto"

La May e Juncker hanno siglato un documento di 15 pagine che apre la strada ai negoziati commerciali e indica ai negoziatori il percorso per una seconda fase di colloqui. Sulla base di questo accordo, come riporta il sito del Financial Times, Londra sarà chiamata a "sborsare" dai 40 ai 60 miliardi di euro e a garantire diritti speciali per 4 milioni di europei. In realtà il "rapporto congiunto" non indica alcuna cifra per l'impegno finanziario di Londra, ma solo la metodologia per calcolarlo e la conferma che saranno rispettati gli impegni finanziari presi dalla Gran Bretagna nell'ambito del bilancio pluriennale in corso, fino al 2020. "Sono stati pienamente rispettati gli interessi del Regno Unito", ha assicurato la May. I punti su cui erano richiesti "progressi sufficienti" per andare avanti con la parte commerciale sono i diritti dei cittadini europei, gli impegni finanziari del Regno Unito e il confine fra la Repubblica di Irlanda e Irlanda del Nord. "Non vi sarà alcuna frontiera fisica", ha spiegato la premier britannica escludendo "un confine duro tra Irlanda del Nord e Irlanda".

Il periodo di transizione

Il periodo transitorio di un paio di anni chiesto dal Regno Unito in attesa di delineare le relazioni future con l'Unione europea avverrà alle condizioni di Bruxelles. "I leader - ha spiegato Tusk - potranno decidere di avviare i negoziati sul periodo di transizione". Per poter rimanere nel mercato unico e nell'Unione doganale nei due anni dopo la Brexit, però, la Gran Bretagna dovrà "continuare a rispettare le norme europee, mantenere i suoi impegni finanziari anche per quel periodo e accettare il ruolo della Corte europea di giustizia su tutto questo".

Tusk ha, infine messo in chiaro che per trattare gli accordi transitori c'è "meno di un anno di tempo".

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