Cronaca locale

Nuotare, pedalare e correre per star bene «Il triathlon? Si può fare in pausa pranzo»

Paolo Barbera segue i ragazzi e l'alimentazione. Ora punta sul cross training

Nuotare, correre e pedalare: in tre parole «triathlon», sport emergente, di moda, sempre più frequentato ma anche sport che molti pensano riservato a superatleti, superuomini o giù di lì. «Non è proprio così. Il triathlon è uno sport completo che ad alto livello richiede ovviamente un impegno professionistico ma a cui si possono avvicinare tutti, anche chi vuol solamente perdere peso...» spiega Paolo Barbera, 44 anni, triatleta, preparatore atletico e da anni responsabile di Active kid, un centro che si occupa dell'alimentazione e dell'educazione sportiva dei giovanissimi. «Nuotare, correre e pedalare sono tre discipline che se messe insieme permettono a tutti di raggiungere e mantenere una forma fisica ottimale- spiega Barbera- Non solo agonistica ma anche per il proprio benessere perchè alternare le discipline cancella tutti qui problemi di carico ed usura che , ad esempio, provoca a lungo andare la corsa». Barbera, con altri sei soci, da pochi giorni ha aperto «Tri60» un nuovissimo centro di allenamento in via Cucchiari che permette di fare triathlon in una struttura indoor. Non esisteva ed è una bella scommessa che si rivolge ai triatleti più evoluti che cercano un posto dove allenarsi nella stagione più fredda o nelle pause di lavoro ma anche ai neofiti che vogliono avvicinarsi a questo sport e vogliono farsi seguire e magari non hanno subito la voglia ( e il coraggio) di affrontare le acque libere. Si nuota infatti quattro vasche di nuovissima generazione, le «endless pool», piscine controcorrente che permettono di impostare velocità di nuotata e intensità, si pedala in una sala con 18 postazioni ciclistiche collegate tra di loro che riportano su una parete-video le frequenze cardiache, i watt di potenza e le cadenze e si corre su tapis roulant di ultima generazione che al posto del nastro hanno un rullo che ricrea alla perfezione la sensazione della corsa su strada. «L'idea è quella di mettere a disposizione di tutti un ambiente e le attrezzature dove ci si possa allenare a seconda dei propri obbiettivi- spiega Barbera- Qui c'è spazio per chi ha velleità agonistiche, per chi vuol preparare un Ironman o cerca di migliorare le proprie prestazioni ma anche per i tapascioni che magari non hanno tempo di organizzarsi con i lavoro e la famiglia e trovano tutto il necessario in un solo spazio». I progetti sono tanti. Ci si potrà allenare singolarmente, con l'aiuto dei tecnici ma anche iscriversi a corsi di gruppo che sono già iniziati. «Non solo. Nei prossimi mesi trasferiremo qui anche lo studio medico- spiega Barbera- Che competerà l'idea che abbiamo di questo centro e cioè di una struttura che possa seguire gli sportivi a 360 gradi».

ARuz

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