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La squadra di Berlusconi: "Solo 50 politici su seicento"

Il Cavaliere compone il mosaico della coalizione: «Non ricandideremo la metà di chi oggi sta in Parlamento»

La squadra di Berlusconi: "Solo 50 politici su seicento"

«Presenteremo la squadra di governo prima delle elezioni. I nostri candidati? I politici saranno soltanto 50 su 600, la metà di coloro che sta in Parlamento non sarà ripresentata». Silvio Berlusconi, tassello dopo tassello, continua a comporre il mosaico del centrodestra che verrà, ma soprattutto a rimettere al centro del suo progetto politico la lotta contro l'oppressione fiscale rilanciando la riduzione delle imposte come fattore di libertà per il cittadino. Un ritorno allo spirito del '94 perseguito in maniera assidua, costante e approfondita.

«Le tasse sono il modo in cui uno Stato diminuisce le libertà dei propri cittadini» dice a Tgcom24. «Evitare l'elusione e l'evasione significa per lo Stato introitare molto di più. Con la flat tax si arriva ad applicare l'equazione liberale del benessere. Stiamo subendo una oppressione fiscale. Se lo Stato ci chiede un terzo dei guadagni ci sembra giusto. Oltre no». E snocciola un po' di numeri: «C'è un 44% di pressione fiscale ed è una percentuale altissima. Per gli imprenditori si sale ancora. Io pago il 73% per quanto riguarda le mie aziende. La flat tax costituisce per noi una riforma assolutamente indispensabile. Abbiamo un Centro studi del pensiero liberale che la sta studiando. La flat tax è stata introdotta dagli inglesi a Hong Kong nel 1947 e ha ottenuto risultati talmente positivi che l'ha mantenuta in vita anche il successivo governo della Repubblica Popolare Cinese. Questo modello è stata introdotto in tanti paesi del mondo». Sempre sul tema tasse Berlusconi fa sapere che una volta tornato al governo intende «eliminare la tassa di successione e di donazione in vita, come fatto quando eravamo al governo, così come il bollo auto sulla prima auto». Tuttavia, puntualizza, «ci sarà un limite di esenzione», perché «non si può andare in Ferrari e pretendere di essere esentati dal bollo». Così come Berlusconi promette «detassazioni su apprendistato e assunzioni per tre anni».

Il leader di Forza Italia torna a mostrare l'albero della libertà, ovvero il programma del centrodestra in versione grafica. «È un bell'albero, che ho disegnato in una notte insonne. Affonda le solide radici nei nostri valori cristiani e liberali che ci legano al Ppe», spiega il Cavaliere. E fa sapere che a breve tutto sarà pronto con gli alleati. «Questa settimana riuniamo un tavolo di tecnici per dare l'ok definitivo a quel programma. Poi ci troveremo noi, Matteo, la Giorgia e qualcuno della quarta gamba per porre la parola fine sul programma».

L'attenzione si concentra poi sulla futura compagine parlamentare di Forza Italia. «Noi abbiamo subito diverse scissioni anche perché non ero in Parlamento perché cacciato dal Senato, siamo circa 100 e solo la metà verrà ripresentata, ovviamente con il loro consenso. Siccome ne presenteremo 600 di questi 50 hanno già fatto politica mentre 550 no. Abbiamo pensato a un governo composto ipoteticamente da 20 ministri magari qualcuno di più, in cui 12 dovranno essere protagonisti della vita vera e solo 8 posti ai politici. Ne ho parlato con Salvini che si è detto assolutamente soddisfatto. Ho incontrato in questi giorni un personaggio che sarebbe perfetto come responsabile dell'innovazione».

Berlusconi torna su un altro dei suoi temi cardine: la riforma della giustizia. «Se un cittadino viene assolto in primo grado non deve più essere chiamato in giudizio». E con un messaggio inviato alla conferenza stampa organizzata dai senatori Claudio Fazzone e Francesco Giro e dal consigliere regionale Mario Abbruzzese lancia il progetto «Mamma è bello» dedicato alla conciliazione tra famiglia e realizzazione professionale con «vere politiche per la natalità».

Berlusconi coglie anche l'occasione per annunciare la candidatura alle Politiche di Olimpia Tarzia, leader di Movimento per la vita italiano, «un punto di riferimento per tutti coloro che credono nei valori di un autentico umanesimo cristiano».

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