Cronaca locale

«No alla Vigevano-Malpensa»: protesta coi trattori

Agricoltori e ambientalisti contro la nuova superstrada e in difesa dell'area del Parco Sud

Contro la Vigevano-Malpensa e in difesa dell'area rurale tra Parco Sud e Parco del Ticino. La protesta ha occupato nella mattinata di ieri la rotonda di Albairate lungo la strada provinciale 114. Hanno partecipato ambientalisti e coltivatori. L'iniziativa è stata organizzata in vista della Conferenza dei servizi in programma domani a Roma che dovrebbe dare il via libera definitivo dell'arteria che collegherà Vigevano a Malpensa.

Dalle 7.30 i manifestanti si sono dati appuntamento con trattori, bandiere e striscioni. Al presidio erano presenti tutte le organizzazioni degli agricoltori (Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri), i comitati No Tangenziali, Legambiente e molti amministratori locali. Il progetto di grande viabilità sconvolgerebbe secondo i manifestanti il territorio rurale tra Parco Sud e Parco del Ticino. Anche la Città metropolitana di Milano ha bocciato l'opera, considerata «inutilmente gigantesca». E ha chiesto a Regione e ministero di dirottare i fondi sul raddoppio della ferrovia Milano-Vigevano-Mortara e sulla viabilità locale. I costi economici e ambientali della nuova superstrada infatti non sarebbero giustificati dai benefici alla viabilità.

C'è un aspetto chiave, sottolineato dai sindaci e dagli abitanti della zona. Il vero problema di collegamenti per l'abbiatese è appunto la direttrice ferroviaria verso Milano, che rimane a binario unico nonostante i grossi flussi di passeggeri. «Il nostro territorio - spiegano i promotori del presidio - ha altre priorità. Non serve un'altra colata di asfalto, occorre ripartire dalla tutela del suolo agricolo e dal potenziamento ferroviario». Un potenziamento che è stato recentemente accantonato a causa dei rimpalli di responsabilità tra Rfi e Regione. Il doppio binario, chiesto da più parti in alternativa alla superstrada, oggi da Milano si ferma alle porte di Abbiategrasso. Negli ultimi giorni anche l'Europarlamento si è aggiunto alle voci contrarie. Il presidente della Commissione petizioni Cecilia Wikström ha recepito i dossier dei rappresentanti locali e ha inviato note ufficiali al Pirellone e al ministero dell'Ambiente. Il progetto, scrive la Commissione, «appare controproducente sotto tutti i punti di vista: ambientale, economico, sanitario». Per non parlare dell'inquinamento atmosferico. Il mondo agricolo è in prima fila nella protesta. Si oppone, spiega una nota delle associazioni, «all'ennesimo colpo a un territorio in cui l'agricoltura ha ancora un valore e una prospettiva».

CBas

Commenti