Controcultura

Libri, idee, polemiche. Ecco l'albafeto delle feste

Libri, idee, polemiche e guerre. Il 2017 è stato questo, e molto altro ancora

Libri, idee, polemiche. Ecco l'albafeto delle feste

Libri (alcuni belli, pochi bellissimi, molti inutili), idee (e qualche vecchia ideologia), polemiche, «scandali», casi editoriali, guerre (dei Saloni, ad esempio), personaggi diventati protagonisti per un giorno o una stagione: scrittori, artisti, soprani, bestselleristi, giornalisti... Il 2017 è stato questo, e molto altro. La Cultura è tutto. Che significa, in fondo, che non è niente. Però è qualcosa. Ecco, per provare a raccontare il «qualcosa» che è successo quest'anno nel campo - peraltro poco frequentato - della Cultura, abbiamo pensato di riassumere eventi&personaggi in un personalissimo dizionario letterario, declinandolo nelle parole-chiave del Natale. Riferendoci sempre a fatti accaduti, tutti molto seriosi, ma con un filo di ironia (sperando di esserci riusciti). Perché se c'è una cosa che gli intellettuali di solito sono bravissimi a fare, rendendosi insopportabili, è prendersi sempre troppo sul serio. E poi è un modo anche per augurare ai lettori, con un sorriso, buone feste. La Cultura, in fondo, è tutta un festival.

Albero

Sotto Natale, addobbarli con cura. E abbellire così le piazze italiane. Si segnala il luminoso esempio di Roma. Per il resto dell'anno se ne sconsiglia l'abbattimento per non incoraggiare il consumo di carta nel settore industriale dell'editoria. Nel 2017, fra novità e ristampe, sono stati 65mila i titoli sfornati dalle nostre 4.608 case editrici. Troppe le seconde. Eccessivi i primi. Propositi per il 2018: «Pubblicare meno, pubblicare meglio». Tanto vendono solo quelli di Vip, chef e starlette. O Christmas Tree.

Bianco

A Natale è un colore che dona. Anche a molti libri. Marginature larghissime, interlinea 3,5 cm, spazi ampi: più c'è bianco, meno scrivi, più guadagni, meno fatichi, più pubblichi. Tanto bianco e poco inchiostro per arrivare svelti svelti a pagina 150. È il celebre «formato Veltroni». Ma anche degli ultimi Camilleri, ad esempio. Fabio Volo, invece, il Natale scorso ha esagerato. Ha pubblicato A cosa servono i desideri, un libro con molte pagine vuote (letteralmente), con una domanda e tanti puntini sospensivi. Le risposte dovevano scriverle i lettori. Che invece si sono incazzati. E col cavolo che la Mondadori quest'anno c'è ricascata. White Christmas.

Canto

Canti melodiosi che tutti fan sentir gioiosi. La canzone italiana è vivissima, più che mai. Fresca, vivace, nuova. Grandi successi del 2017: Al Bano, Gianni Morandi, Gabbani, Elio e le storie tese (speriamo che si sciolgano davvero), Fedez. E la Ferragni. Wow, che annata. Din don dan.

Dono

Quello di premiare con lo Strega Paolo Cognetti, lo è stato. Molto grande. The Gift of Rock.

Emozioni

La letteratura quest'anno ne ha regalate parecchie. Tipo... tipo, beh... ad esempio... Voglio dire... Ce ne sono, eh. Ora non mi ricordo bene. Ma ce ne sono. Non mi vengono in mente, adesso, però sono convinto ci siano. Forse. Silent night.

Feste

In Italia, le feste dei libri, i festival culturali, secondo un censimento 2017 sono circa 900, da Pordenonelegge, lontano nord-est, all'Ortigia film festival, profondo sud. Festival di letteratura, gialla, rosa, nera, di economia, filosofia, storia, poesia, scienza, teatro, fotografia, fumetti, giornalismo, musica pop, rock, jazz, classica, danza, arti performative. Di libri, non se ne vendono comunque (ma gli uffici turistici con la cultura ci mangiano, eccome). Si alternano tutto l'anno, tranne a Natale, appunto. Oh Happy Day.

Giocattoli

Per alcuni, i libri lo sono. Categorie che considerano i libri un giocattolino personale, impacchettato dall'editore di circostanza: politici (ultimamente molti per La nave di Teseo), pop star, porno star, rock star, starlette (Mondadori è bravissima nel settore), chef&padelle (Einaudi e Rizzoli svettano), calciatori, tenniste, pallavolisti, conduttrici e giornalisti. Molti giornalisti (Feltrinelli e Chiarelettere in particolare). Poi registi, attori/attrici, blogger. E, ogni tanto, anche gli scrittori. Adeste Fideles.

Happy (Christmas)

Anglicismi (stucchevoli) che infestano la letteratura e il giornalismo italiano: downgrading, endorsement, credit crunch, bond (James Bond), attachment, coffee break (farne molti), cheap (termine moooolto cheap), follower, retweet (evitare), fashion, cool (termine difficilissimo da usare nel giusto contesto, da cui l'espressione, quando ci si riesce, «Che cool»), all inclusive (i famosi tour culturali all inclusive), background (per scrivere romanzi ci vuole un certo background, o anche solo un bel back), meeting, location. Et cetera (latinismo). Evitare absolutely. Comunque, Merry Christmas Everybody.

Idee (regalo)

Idee regalateci dal 2017: cyber spionaggio, fake news (una vera fake news tra l'altro), post-verità (segue dibattito sul fatto che non conta la verità di ciò che si dice, ma il diritto di farlo), cloud (viviamo tutti un po' sulle nuvole), bitcoin (e disquisizioni sulle monete virtuali), Internet delle cose (qualsiasi cosa l'espressione voglia dire), On demand (discussione attorno alla quale ci sarebbero molte demand da fare), populismo/indipendentismo, Youthquake, feminism, blockchain, PayTech, infosfera. Un anno ideale, non c'è che dire. Hallelujah.

Luci

Dal punto di vista letterario e cinematografico, per l'Italia, quest'anno soprattutto ombre. Christmas Lights.

(Re) Magi

Scrittori e pensatori che quest'anno hanno regnato sulla cultura italiana (senza scherzi): Roberto Calasso col saggio L'innominabile attuale (Adelphi, strano), Michele Mari con la nuova edizione de I demoni e la pasta sfoglia (il Saggiatore), Walter Siti col romanzo-scandalo Bruciare tutto (Rizzoli). Non averne di intellettuali così. Astro del ciel.

Nuovo anno

Libri belli in uscita con l'anno nuovo: Curtis Dawkins, Questo ero io (Mondadori); Michael Poore, Reincarnation Blues (e/o); Toni Morrison, L'origine degli altri (Frassinelli); Catherine Dunne, Come cade la luce (Guanda); Arto Paasilinna, Emilia l'elefante (Iperborea). Dài che c'è speranza. Happy New Year.

Omino (di pane)

La cultura italiana è piena di omini. E anche di omine, per par condicio. We Wish You a Merry Christmas.

Pacco

Molti i pacchi editoriali dell'anno. Gli esempi maggiori si trovano tutti, stranamente, ai piani alti delle classifiche di vendita: Storie della buonanotte per bambine ribelli, un numero eccessivo di giallisti, Mettici il cuore, il solito polpettone di Ken Follett, i «manuali» per vivere bene (figurati...) che arrivano dalla Scandinavia, Cinquanta ricette per la cucina di tutti i giorni, Oltre l'inverno di Isabel Allende... Bei pacchi, niente da dire. Santa Claus is Coming to Town.

Quiete

Ecco una cosa che serve a Natale. Un po' di tranquillità dopo le estenuanti polemiche che hanno attraversato la stagione culturale italiana, con domande lancinanti per le coscienze civili e intellettuali del Paese. Tipo: ma è meglio il Salone del libro di Torino o di Milano? Ma chi è Elena Ferrante? Ma che cazzo ce ne frega. È giusto ripubblicare i pamphlet antisemiti di Céline? Ma il nome di Fausto Brizzi si deve lasciare o si deve togliere dal suo film? I cinepanettoni sono finiti? E soprattutto: ma Eugenio Scalfari ci è, ci fa o cin cin? A proposito, auguri. In Dulce Jubilo.

Regali

(belli) che ci ha portato il 2017. Mostre: Damien Hirst a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana, Venezia; Il Cinquecento a Firenze a Palazzo Strozzi, Firenze; Bernini alla Galleria Borghese, Roma. Film: Easy di Andrea Magnani; Ammore e malavita dei Manetti Bros; il film di animazione napoletano Gatta Cenerentola. Libri: Giovanni Bignami, Le rivoluzioni dell'universo (Giunti); Roberto Burioni, La congiura dei somari (Rizzoli); Massimiliano Parente, Trilogia dell'inumano (La Nave di Teseo) e Davide Brullo, Abbecedario antartico (Raffaelli). Ma gli ultimi due sono amici, non valgono. A Christmas Gift For You.

Stella

Stelle che hanno brillato nel 2017: il soprano più glamour del mondo, Anna Netrebko; George Saunders (per il suo mirabolante Lincoln nel Bardo); gli eterni U2 che come le stelle fisse non tramontano mai; Johnny Hallyday (la stella più bella che si è spenta); Carlo Rovelli (che per altro è praticamente un astrofisico). Tu scendi dalle stelle.

Torrone

Cose che ci hanno abbondantemente sbriciolato i torroni quest'anno: le polemiche sui libri di testo «pro» e «contro» l'immigrazione. Le dichiarazioni della Boldrini sull'architettura fascista. La Boldrini in generale. Il «caso» delle statue del generale Lee rimosse negli Usa (e anche quelle di Cristoforo Colombo, a rischio). Chi condurrà Sanremo? I libri dei politici. Quelli dei cuochi. I cuochi. I dibattiti sullo share dei talk show (e tutto sommato anche i talk show). Roberto Saviano («Però la serie tv Gomorra è bella, dài...»). Le discussioni sui libri gender. I gender. Le trasmissioni sui libri di Corrado Augias. La Murgia (perché? Boh). I tormentoni delle star della musica: mi sciolgo, non mi sciolgo, è l'ultimo concerto, no è il penultimo... A Natale puoi.

Uniamoci in girotondo

Ma anche no. Last Christmas.

Vischio

Persone da baciare sotto il vischio: quelli che ancora comprano i libri. Quelli che magari li leggono anche. Quelli che ancora si fidano dei giornali. Quelli che arrivano fino alle pagine della Cultura. Quelli che la Cultura è una cosa importante («Ma è un po' noiosa...»). Quelli che loro la Cultura la saprebbero fare meglio, ma va bene anche così. Quelli che la Cultura, insomma, non è poi così importante. Ma male non fa. All I Want for Christmas is You.

Zzzzzz

Come le dormite che si fanno a Natale, olè! Ecco. La cultura, spesso, fa davvero dormire.

Stille Nacht (a tutti).

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