Cronaca locale

Turisti musicali 7mila ogni anno vanno in giro per il mondo

Luca Pavanel

Musica, maestro: la passione per l'arte dei suoni non si ferma mai. Va in giro per il mondo, ovunque. Già proprio così, un fenomeno cosiddetto di nicchia chiamato «turismo musicale». Si parte per andare a vedere la star del cuore, il virtuoso dei virtuosi, per sentire un lavoro lirico eseguito dall'orchestra più ammirata. Dicono i dati: settemila viaggiatori l'anno a caccia di opere e sinfonie. A occuparsi del pianeta-musicofili pronti a tutto e con la valigia in mano è il tour operator Sipario, che ha il suo quartier generale proprio a Milano, è l'unico in Italia in questo settore. Nei periodi di feste nei suoi uffici hanno un gran daffare, durante i festival pure. Agenda di Capodanno, ma non solo. A Vienna il concerto dei Wiener Philharmoniker al Musikverein, diretto da Riccardo Muti; alla Staatsoper di Berlino sul podio c'è Daniel Barenboim; a Budapest l'opera «Andrea Chènier» di Umberto Giordano che ha aperto la stagione del Teatro alla Scala. Ce n'è per tutti i gusti.

Una febbre che non passa mai, quella della musica, e che - stando alle cifre fornite - è salita di anno in anno, anche nei periodi meno facili (con punte del +10%). Ma chi sono e dove sono, in Lombardia, gli appassionati incalliti che «salpano» per l'ultima opera messa in cartellone? Al momento non esistono censimenti veri, richieste arrivano da Milano come dall'hinterland; poi da centri come Bergamo e Cremona, insomma dai luoghi dove, per diversi motivi, la sensibilità per l'opera e la musica classica è cosa assodata. Musica, maestro: la passione dell'arte dei suoni non si ferma. Viaggia.

E ogni anno può contare su nuovi palcoscenici.

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