Controcultura

L'amor di libertà è un grave inganno

Quando gli uomini ribellandosi al Cielo, vogliono divenir fabbri della loro felicità, egli allora li abbandona all'impetuosa foga delle sfrenate loro passioni, ed essi precipitano di abisso in abisso

L'amor di libertà è un grave inganno

Quando gli uomini ribellandosi al Cielo, vogliono divenir fabbri della loro felicità, egli allora li abbandona all'impetuosa foga delle sfrenate loro passioni, ed essi precipitano di abisso in abisso; quando poi circondati dalle catene dell'oppressione, e soffocati nel sangue fumante delle vittime dei loro errori, conoscono di essersi ingannati, e si rivolgono alla Provvidenza, Iddio con nuovo tratto di misericordia frange inaspettatamente li simboli vituperosi del loro servaggio, risana le loro ferite grondanti, e rende ai popoli la pace, e la felicità. Così avvenne all'Europa intiera. Orride massime pervertitrici corruppero il mondo, li popoli palpitarono irrequieti fra i vincoli sociali, il privato utile divenne lor sola guida, e loro parve preferibile al riposo delle nazioni; la superbia s'impadronì degl'animi, e li signoreggiò; l'amor di libertà ingannolli, e tosto sfrenatamente calpestarono li costumi; violarono le più sacre istituzioni; le loro mani scellerate si portarono sopra i troni, e sugl'altari; i Principi più giusti, e più clementi furono chiamati tiranni; la Religione maestra all'uomo di virtù, e che sola può farlo felice fu vilipesa, proscritto il suo culto, profanati li venerandi templi, li sacri ministri coperti d'obbrobrio; l'esistenza d'un Dio Creatore, ed onnipotente, posta in dubbio, terminò per esser mirata come chimerica. Il Cielo punì l'insania di tanta perversità.

Da Il Giorno

della liberazione

del Piemonte (1814)

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