Cronache

Equitalia non paga i debiti. Studio di avvocati le pignora tutti i mobili

Studio legale riesce a pignorare i mobili di un ufficio a Roma dell'Agenzia delle Entrate e Equitalia: "Disparità di trattamento tra contribuente e Fisco"

Equitalia non paga i debiti. Studio di avvocati le pignora tutti i mobili

A volte i lupi diventano agnelli. E si trovano dalla parte dei deboli. È successo anche all'Agenzia delle Entrate e Riscossione, l'ufficio che ha rimpiazzato al defunta (solo a voce) Equitalia che alcuni giorni fa ha subito il pignoramento dei mobili della sua sedein via Grezar a Roma.

Come spiega il Tempo oggi in edicola, infatti, lo studio legale Lallo di Napoli vantava un credito da 7mila euro dal Fisco. Dopo aver vinto alcune cause (ben 14) contro l'ente di riscossione, infatti, Equitalia on avrebbe versato il dovuto disposto dal giudice agli avvocati dei ricorrenti. I tre avvocati erano riusciti sempre a farla spuntare ai loro assistiti, ottenendo la cancellazione delle cartelle esattoriali contestate e il pagamento da parte del Fisco delle spese legali. La cancellazione sarebbe arrivata, ma i bonifici no. E così lo studio legale ha fatto ricorso contro l'Agenzia delle Entrate e Riscossione, arrivando addiruttura al pignoramento attraverso un ufficiale giudiziario.

Tutto nella norma. È quello che accade (ai cittadini nornali) quando hanno un debito. Peccato che quando l'ufficiale si è recato negli uffici romani, il dirigente lo ha informato che non c'erano contanti in sede. E così è stato disposto il pignoramento di sedie e scrivanie. Che ora lo studio legale potrà acquisirle oppure metterle all'asta. "Siamo sconcertati - ha detto Gaetano Lallo al Tempo - anche perché mentre noi proviamo a farci pagare, l'Agenzia delle Entrate ha potuto prelevare ben 11mila euro dal 'Trattamento di fine rapporto' appena accreditato sul conto corrente di un nostro cliente andato in pensione". E ancora: "A farci paura è la disparità di trattamento tra il Fisco e il contribuente. L' Agenzia delle Entrate può 'bloccare' conti correnti per cartelle esattoriali anche prescritte, e il cittadino rischia di trovarsi senza soldi e con la necessità di dover scegliere tra il fare opposizione, affrontare un lungo processo e rimanere per parecchio tempo col conto ancora bloccato, oppure il riconoscere il debito, anche se prescritto, chiedere una rateizzazione e avere così di nuovo la possibilità di accedere ai propri risparmi. Invece, quando a essere in debito è l Agenzia, bisogna prima notificare la sentenza, poi aspettare 4 mesi, e solo in caso di mancato paga mento, si può provvedere al pignoramento".

Un controsenso.

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